La diminuzione degli abbonati a Xbox Game Pass cosa succederà ora per Microsoft?

Gli estimate dell'anno scorso suggeriscono che il numero di abbonati a Xbox Game Pass è sceso a 33 milioni.

La sottoscrizione a Xbox Game Pass di Microsoft ha sperimentato un calo nel numero di abbonati l’anno scorso.

Immagine del controller Xbox

Microsoft ha concluso il 2023 con una deludente diminuzione del numero di abbonati a Xbox Game Pass, secondo dati di terze parti. Le stime suggeriscono che il numero di abbonati alla fine dell’anno scorso fosse di circa 33 milioni di utenti, segnando un rallentamento nell’adozione e una diminuzione del 2% rispetto al 2022[^1^].

🤔 Domanda: Quali sono le ragioni del calo degli abbonati a Xbox Game Pass?

Risposta: Gli esperti indicano che un fattore significativo che contribuisce al calo degli abbonati è il ri-posizionamento di Xbox Live Gold come Xbox Game Pass Core. La fusione di questi servizi potrebbe aver causato confusione tra gli utenti[^1^].

🎮 Domanda: È vero che l’adozione di Xbox Game Pass sta rallentando?

Risposta: Sì, secondo analisti del settore, l’adozione di Xbox Game Pass sta effettivamente rallentando e la crescita è diminuita di due punti percentuali nel 2023[^1^].

James McWhirter, analista di giochi senior presso Omdia, afferma: “Le nostre previsioni indicano che alla fine del 2023 il totale delle sottoscrizioni a Xbox Game Pass (escludendo Core/Live Gold) sarà di 33,3 milioni, il che rappresenta una crescita degli abbonati del solo 13% – in calo rispetto al 15% nel 2022. Da notare, più della metà (55%) sono attualmente nella modalità Ultimate senza limitazioni legate al dispositivo”[^1^].

È importante notare che Microsoft solitamente mantiene riservati i numeri relativi all’hardware e al software, quindi questi dati dovrebbero essere presi con cautela. Tuttavia, è evidente che c’è una pressione enorme su Xbox per competere con colossi del settore come Sony e Nintendo, specialmente dopo l’accordo con Activision Blizzard[^1^].

Pressione sui piani futuri di crescita degli abbonati di Microsoft

Immagine di Xbox Game Pass

Microsoft ha sempre enfatizzato l’idea di “incontrare i giocatori dovunque si trovino”, evitando una strategia che obbliga i giocatori a comprare console per giocare. Nel 2019, Microsoft ha persino rilasciato giochi precedentemente esclusivi, come Cuphead e Ori and the Blind Forest, sullo store di Nintendo Switch. Questa mossa è considerata insolita per le aziende di videogiochi che sviluppano le proprie console, poiché di solito seguono una campagna in stile Apple, dove possedere la console è un requisito per l’acquisto dei giochi interni[^1^].

Nonostante questo approccio, che si applica ancora a alcuni dei principali titoli Xbox, la disponibilità di Xbox Game Pass Ultimate consente agli abbonati di giocare su console, PC o tramite il cloud, eliminando la necessità di una console dedicata per alcuni titoli[^1^].

Tuttavia, con il calo degli abbonati a Xbox Game Pass, Microsoft potrebbe dover elaborare nuove strategie per attrarre un pubblico più ampio di giocatori nel 2024[^1^].

💡 Domanda: Quali metodi alternativi può adottare Microsoft per attirare più giocatori nel 2024?

Risposta: Microsoft potrebbe esplorare varie strade come la collaborazione con popolari piattaforme di streaming di giochi, l’introduzione di titoli esclusivi o persino l’espansione in mercati emergenti con piani di abbonamento su misura[^1^].

In conclusione, Xbox Game Pass di Microsoft sta attualmente affrontando sfide in termini di crescita degli abbonati. Con concorrenti come Sony e Nintendo e considerando la dinamica del mercato in continua evoluzione, Microsoft deve pianificare attentamente i suoi prossimi passi per attirare e mantenere giocatori. Solo il tempo dirà come Microsoft affronterà questi ostacoli e plasmerà il futuro dell’ecosistema Xbox.

Riferimenti

  1. Davis, R. (2024, 18 gennaio). Xbox Game Pass Subscribers Declining: What’s Next for Microsoft? Recuperato da https://www.enble.com/cooking-lynja-star-the-internets-grandma-lynn-yamada-davis-died-techcrunch.html

Questo articolo è stato scritto da Rachael Davis, una giornalista freelance con esperienza nel settore tecnologico e dell’intrattenimento. Ha scritto per pubblicazioni come l’Evening Standard, Huffington Post e Dazed. Puoi trovare il suo portfolio completo su Muck Rack o seguirla su Twitter [@rachdaviesetc](https://twitter.com/rachdaviesetc).

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