X sotto indagine per presunte violazioni delle norme europee sul contenuto

Sotto inchiesta X per presunte violazioni delle normative europee sul contenuto

X, precedentemente Twitter, è la prima piattaforma online a subire la piena ira del Digital Services Act (DSA) – l’importante regolamento dell’Unione Europea sulla moderazione dei contenuti.

Il DSA, entrato in vigore a novembre per 19 grandi piattaforme, stabilisce una serie di regole volte a proteggere gli utenti da contenuti dannosi o illegali, disinformazione e violazioni della privacy e della libertà di espressione.

Ma mentre le grandi aziende tech si sono affrettate a conformarsi, X non sta facendo un lavoro eccezionale agli occhi della Commissione.

“L’apertura odierna di un procedimento formale contro X chiarisce che, con il DSA, è giunto il momento in cui le grandi piattaforme online smettono di comportarsi come se fossero ‘troppo grandi per preoccuparsi'”, ha dichiarato Thierry Breton, commissario per il Mercato Interno.

“Ora abbiamo regole chiare, obblighi ex ante, un forte controllo, un’applicazione rapida e sanzioni dissuasive e faremo pieno uso del nostro arsenale per proteggere i nostri cittadini e le nostre democrazie”.

L’indagine si concentrerà sulla diffusione di contenuti illegali nel blocco europeo e valuterà le misure adottate da X per fermare la “manipolazione delle informazioni” tramite il suo sistema di Community Notes e altre politiche. Oltre alla moderazione dei contenuti, verrà esaminato il presunto “disegno ingannevole” dei Blue checks, l’accesso ai dati da parte dei ricercatori e la trasparenza della pubblicità.

“Più i grandi colossi delle piattaforme pongono rischi alla nostra società, più specifici sono i requisiti del Digital Services Act”, ha affermato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo dell’UE. “Affrontiamo ogni violazione delle nostre regole con estrema serietà. E le prove che abbiamo attualmente sono sufficienti per aprire ufficialmente un procedimento contro X”.

Il procedimento formale giunge due mesi dopo che Breton ha espresso preoccupazioni sulla diffusione di contenuti illegali e disinformazione su X, soprattutto dall’esplosione della guerra tra Israele e Hamas. Il Commissario ha fatto seguito con una lettera a Elon Musk, mentre lettere simili sono state inviate anche a Meta e TikTok.

Sebbene Musk abbia flirtato con l’idea di rimuovere X dall’UE, la piattaforma di social media oggi ha espresso il suo impegno a conformarsi al DSA.

Nel frattempo, la Commissione continuerà a raccogliere prove e potrebbe prendere ulteriori provvedimenti come misure interim. Non è prevista una scadenza legale per il procedimento.