Il Regno Unito punta su 11 tecnologie chiave per potenziare il suo settore spaziale

UK focuses on 11 key technologies to enhance its space sector.

L’Agenzia Spaziale del Regno Unito ha identificato 11 aree critiche di tecnologia per rafforzare la posizione del paese nel settore spaziale e consentire ulteriori collaborazioni con partner internazionali come la NASA, l’ESA e il JAXA del Giappone.

Le tecnologie sono elencate nella nuova Roadmap della Tecnologia per l’Esplorazione Spaziale dell’agenzia, appena pubblicata, che guiderà la ricerca, lo sviluppo e le decisioni future di finanziamento per i prossimi 10 anni.

Il principale obiettivo della roadmap è aiutare il Regno Unito a beneficiare appieno della crescente commercializzazione dell’esplorazione spaziale e dell’economia spaziale globale, stimata raggiungere 1 trilione di dollari (897 miliardi di euro) entro il 2040.

“Stiamo entrando in una nuova era dell’esplorazione spaziale in cui governi e operatori commerciali stanno collaborando più da vicino che mai”, ha dichiarato il CEO dell’agenzia spaziale, il dott. Paul Bate.

“Con questa roadmap, stiamo fornendo chiarezza all’industria e ai ricercatori del settore spaziale e posizionando il Regno Unito come partner privilegiato per future missioni di esplorazione spaziale verso la Luna, Marte e oltre.”

L’autonomia e l’IA sono elencate come priorità per potenziare la capacità e l’efficienza delle missioni. Ad esempio, la navigazione autonoma può consentire alle navicelle spaziali di esplorare pianeti e lune remote senza bisogno di intervento umano. La tecnologia è anche considerata cruciale per i satelliti commerciali in orbita terrestre bassa.

Un altro campo di interesse è l’energia nucleare spaziale. Si prevede che servirà come fonte affidabile di energia sulla superficie lunare per sostenere la vita e facilitare la costruzione mentre gli esseri umani tornano sulla Luna e costruiscono l’infrastruttura necessaria per viaggiare su Marte.

Le altre tecnologie includono: manifattura avanzata; comunicazioni e operazioni di missione; utilizzo delle risorse in situ; supporto alla vita e prestazioni dell’equipaggio; navigazione e sensori; propulsione; robotica; curatela dei campioni; e strumentazione scientifica.

La roadmap include anche una serie di progetti esistenti, che fanno parte del piano del Regno Unito per diventare una superpotenza spaziale. Un esempio notevole è Lunar Pathfinder, un satellite sviluppato e operato da Surrey Satellite Technology, che fornirà servizi di comunicazione attorno alla Luna come parte del progetto Moonlight dell’ESA.

Le 11 tecnologie si allineano agli obiettivi della Strategia Spaziale Nazionale del Regno Unito per far avanzare e potenziare l’industria spaziale del paese, che finora ha avuto un anno di finanziamenti molto positivo. Secondo i dati della società di venture capital Seraphim Space, tra il secondo trimestre del 2022 e il secondo trimestre del 2023, le aziende britanniche hanno registrato il terzo maggior investimento al mondo nel settore tecnologico spaziale, raccogliendo 311 milioni di dollari (279 milioni di euro).