Come Ubuntu Linux si è introdotto nei laptop di fascia alta di Dell (e perché si chiama ‘Project Sputnik’)
Come Ubuntu Linux ha conquistato i laptop di fascia alta di Dell (e il motivo dietro il 'Project Sputnik')
RALEIGH, NC – Oggi, il Dell XPS-13 con Ubuntu Linux è facilmente il laptop Linux più conosciuto. Molti utenti, in particolare sviluppatori – inclusi Linus Torvalds – lo adorano. Come ha recentemente dichiarato Torvalds, “Di solito non faccio nomi, ma farò un’eccezione per l’XPS 13 perché mi è piaciuto così tanto che ho deciso di comprarne uno anche per mia figlia quando è andata al college”.
Quindi, come ha fatto Dell – famosa per i PC di buona qualità prodotti in serie – a costruire laptop Ubuntu Linux di alta gamma? Beh, Barton George, responsabile della Community degli Sviluppatori di Dell Technologies, ha condiviso la storia di “Project Sputnik” questa settimana in una presentazione al popolare Linux e alla comunità open-source di All Things Open.
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Prima di tutto, però, dovresti sapere che Dell supporta i desktop e i laptop Linux fin dagli anni 2000. Nel 2006, Michael Dell mi disse che Dell sarebbe stato il primo grande vendor di PC a lanciare e supportare Linux per desktop – e questo si è rivelato un successo.
George ha spiegato che Dell ha sempre ottenuto grandi volumi di vendite con questi computer. Non volumi come i dispositivi Windows, ovviamente, ma comunque abbastanza da permettere a Dell di offrire workstation basate su Linux – principalmente Red Hat Enterprise Linux (RHEL).
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Tuttavia, nessuna di queste macchine aveva mai attratto gli sviluppatori. George ha spiegato:
“Nel 2011, un gruppo di noi stava cercando di capire come Dell potesse diventare più rilevante per gli sviluppatori. Dell non era ritenuta una cosa importante nella mente degli sviluppatori, e abbiamo deciso che sarebbe stata un’ottima idea far cambiare loro idea e far sì che considerassero Dell come un’azienda con cui lavorare.”
Questa idea era stata suggerita da una conversazione tra Dell e Stephen O’Grady, co-fondatore della società di analisi incentrata sugli sviluppatori RedMonk. Barton ha ricordato che O’Grady aveva suggerito che sarebbe stato fantastico per gli sviluppatori “se prendessi uno dei tuoi laptop, ci mettessi Ubuntu, e funzionasse subito. Abbiamo detto che era un’idea fantastica, ma che non avrebbe mai avuto luogo, perché stavamo parlando di Dell. I nostri laptop devono generare grandi volumi e ricavi. Quando ho parlato a uno dei nostri superiori dei volumi di vendita che pensavamo di raggiungere, ha detto: ‘Sì, è quello che vendiamo in Belgio di martedì, tra le tre e le quattro del pomeriggio'”.
Nonostante questa valutazione sconfortante, quando Dell ha avviato un fondo di innovazione interno, Barton ha proposto di nuovo l’idea. Questa volta gli è stato assegnato un budget di $40.000 per perseguire l’idea. “Era abbastanza per cominciare,” ha ricordato George. “Quindi, la prima cosa che abbiamo fatto è stata formare un team ufficiale. Ma nessuno di noi era a tempo pieno su questo progetto. Abbiamo ottenuto l’approvazione dei nostri manager per lavorare su questo ufficialmente, ma era in pratica un lavoro in nostro tempo libero.” In alcuni momenti, ha detto George, “Il team del progetto era composto da due persone e un cane.”
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George si è avvicinato a Google e Amazon: “Ecco cosa stiamo cercando di fare”, ha spiegato la sua idea. “Vi interessa?” E così, sebbene non abbiano ordinato 10.000 unità sul posto, non mi hanno cacciato dalla stanza ridendo. È bastato per dimostrare che c’era una giustificazione commerciale per un laptop Ubuntu Linux dedicato agli sviluppatori.
Nello stesso periodo, George ha annunciato sul suo blog personale i piani di Dell, e le visite sono passate da 60 al giorno a 15.000. Allora, come oggi, c’è un grande interesse per i laptop che arrivano con Linux già pronto all’uso.
Dopo tutto ciò, il team voleva assicurarsi di fare le cose nel modo giusto. Non si trattava solo di installare una distribuzione su una macchina e sperare nel meglio. Oggi puoi farlo e avere una grande probabilità che tutto funzioni perfettamente. Nel 2013? Non era così semplice.
George ha aggiunto: “Abbiamo creato un’immagine approssimativa che le persone potevano utilizzare sull’XPS 13. Gli sviluppatori potevano scaricarla e iniziare a lavorarci. Abbiamo avvertito che c’erano molte limitazioni, che non era un rilascio ufficiale né supportato. Ma la cosa importante è che mentre non potevi farlo con i consumatori, con gli sviluppatori – che sapevano che era una beta – allora andava bene. Inoltre, avevamo risolto la maggior parte dei bug. Il più grande era il touchpad, che qualcuno ha descritto come ‘orribile’.”
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Quindi, Dell si è unita a Canonical, l’azienda madre di Ubuntu Linux, per assicurarsi che tutti i driver fossero in ordine e offrire un’esperienza di sviluppo desktop Ubuntu Linux di alto livello. Infatti, il nome “Progetto Sputnik” è un omaggio a Mark Shuttleworth, fondatore di Ubuntu e CEO di Canonical. Un decennio prima del progetto stesso, Shuttleworth aveva trascorso otto giorni in orbita intorno alla Terra a bordo di un veicolo spaziale Sovietico Soyuz. George e il team hanno deciso che “Soyuz” non aveva un suono ispirante, quindi hanno optato per “Sputnik” al suo posto.
George ha continuato:
“Abbiamo annunciato un programma beta per la macchina con un’offerta del 10% di sconto. Pensavamo di ottenere probabilmente 300 persone. Invece, ne abbiamo ottenute 6.000. È qui che la dirigenza ha detto: Okay, hai qualcosa di reale. Siamo passati dalle slide al lancio in nove mesi. Non male per costruire un sistema.”
Oggi, a distanza di oltre un decennio, la linea Dell XPS 13 e altri sistemi Ubuntu-Linux sono più popolari che mai. Da un progetto esplorativo, George e la sua squadra hanno creato un punto di riferimento nel settore dell’hardware Linux sia per gli sviluppatori che per gli utenti avanzati.
