Il mistero del chip USB-C dell’iPhone 15 alimenta teorie selvagge, ma ecco a cosa serve davvero

The mystery of the iPhone 15's USB-C chip fuels wild theories, but here's what it actually does.

Sappiamo che il connettore Lightning dell’iPhone è stato in prestito da quando Apple ha confermato che, in seguito a un mandato dell’UE, passerà a USB-C, quindi una fuga di ciò che si presume siano gli assemblaggi del connettore USB-C per l’iPhone 15 non sorprende.

Ma ciò che sorprende è trovare un chip misterioso sul cavo a nastro della parte.

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La fuga, su X (precedentemente noto come Twitter), è stata pubblicata dal prolifico leaker di Apple Majin Bu e mostra un chip con la designazione ‘3LD3’ sul cavo a nastro interno che collega il connettore USB-C alla scheda madre dell’iPhone 15 (supponendo che si tratti di un componente genuino).

Puoi vedere il chip confezionato sulla serie iPhone 15. Il modello è 3LD3. Poiché è un chip autoprogettato, la funzione non può essere giudicata dal modello. Giudicando dai chip confezionati in plastica dello stesso tipo in passato, potrebbe trattarsi di un’impostazione per la crittografia della trasmissione. pic.twitter.com/YSM1guM3n9

— Majin Bu (@MajinBuOfficial) 14 agosto 2023

A cosa serve?

Internet offre molte suggestioni! Il sito Tech Wccftech.com suggerisce che si tratti di un modo per limitare la velocità di ricarica in qualche modo (forse al di fuori dell’UE), forse per costringere coloro al di fuori dell’UE a acquistare cavi di ricarica proprietari.

Sì… no.

Ho esaminato le liste dei componenti e mi sono rivolto ai miei contatti che ne sanno di più di me su queste cose, e il consenso che ricevo è che, sì, questo è come suggerisce Majin Bu ed è collegato alla “crittografia della trasmissione”. Ma piuttosto che un complotto per vendere cavi, è un modo per Apple di continuare a offrire il programma Made for iPhone (MFi). Questo chip verrà utilizzato per comunicare in modo sicuro sia con gli accessori Apple che con i fornitori terzi autorizzati.

Trovo sensato che Apple voglia mantenere in funzione il suo redditizio programma MFi nonostante il passaggio a USB-C, e trovare uno o due chip correlati alla crittografia è qualcosa che mi aspetterei. Oltre a far rispettare la conformità hardware per MFi, un tale chip potrebbe anche consentire agli accessori approvati di avere un accesso più profondo e affidabile all’iPhone e consentire loro di utilizzare funzioni altrimenti off-limits.