Questi tentacoli robotici potrebbero viaggiare nei polmoni per trattare il cancro

Robot tentacles could travel through the lungs to treat cancer.

Gli scienziati hanno sviluppato piccoli tentacoli robotici che viaggiano nei polmoni per rilevare e trattare il cancro.

Il dispositivo ha solo 2,4 mm di diametro ed è ultra morbido. Viene inviato alla periferia dei polmoni dalla fine di un broncoscopio, un tubo sottile con una luce e una telecamera.

Durante il viaggio, i magneti adattano la forma del robot all’anatomia del corpo. Mentre si muove, sia la sua forma che la sua posizione vengono comunicate a un medico. Dopo aver raggiunto la sua destinazione, una fibra laser incorporata può fornire un trattamento localizzato.

Il robot è stato sviluppato nel laboratorio STORM dell’Università di Leeds, che ha testato il sistema su un cadavere. Hanno scoperto che può arrivare al 37% in profondità rispetto all’attrezzatura standard, causando al contempo meno danni ai tessuti.

“Questo nuovo approccio ha il vantaggio di essere specifico per l’anatomia, più morbido dell’anatomia e completamente controllabile in forma tramite magnetismo”, ha detto il professor Pietro Valdastri, direttore del laboratorio STORM, in una dichiarazione. “Queste tre caratteristiche principali hanno il potenziale per rivoluzionare la navigazione all’interno del corpo”.

Dopo l’ingresso (a), il tentacolo magnetico viene dispiegato e il laser viene inviato a un tumore mirato (b). Credito: Università di Leeds

Nel tempo, il team spera di trasformare il trattamento del cancro ai polmoni. La malattia ha il tasso di mortalità per cancro più alto al mondo, causando circa 34.800 morti all’anno solo nel Regno Unito. Attualmente, il trattamento è gestito attraverso approcci invasivi, come la chirurgia, la chemio- o la radioterapia.

Nel cancro ai polmoni in stadio precoce a piccole cellule non a piccole cellule, che rappresenta circa l’84% dei casi, l’intervento chirurgico è lo standard di cura. In genere, questo rimuove una grande parte del tessuto polmonare, il che non è adatto a tutti e può danneggiare la funzione polmonare.

Il robot potrebbe fornire un’alternativa minimamente invasiva. Secondo i ricercatori, il metodo di somministrazione può ridurre il dolore, il disagio e il tempo di recupero, migliorando al contempo la precisione e la sicurezza. Potrebbe inoltre consentire il trattamento per mirare solo alle cellule maligne, consentendo ai tessuti e agli organi sani di continuare la normale funzione.

“Il nostro obiettivo era, ed è, portare un aiuto curativo con il minimo dolore per il paziente”, ha detto il dottor Giovanni Pittiglio, co-autore del rapporto. “L’attuazione magnetica a distanza ci ha permesso di farlo utilizzando tentacoli ultra morbidi che possono arrivare in profondità, adattandosi all’anatomia e riducendo il trauma”.

Il team raccoglierà ora i dati necessari per avviare i test sull’uomo.

Puoi leggere il loro studio in accesso aperto su Nature.