Playtech lancia un’offerta da 700 milioni di sterline per l’acquisizione di 888 Holdings, proprietaria di William Hill

Playtech annuncia una proposta di 700 milioni di sterline per acquisire 888 Holdings, la società proprietaria di William Hill

Il proprietario di William Hill, 888 Holdings, ha ricevuto un’offerta di 700 milioni di sterline per l’azienda dalla società di software per il gioco d’azzardo Playtech all’inizio di quest’anno.

L’offerta di acquisizione è stata respinta, con un’offerta di 156p per azione, in quanto si riteneva che la valutazione fosse troppo bassa, ma come risultato di questa notizia, un rapporto lunedì mattina ha indicato che i prezzi delle azioni erano aumentati del 17,5%.

888 Holdings possiede un portafoglio significativo di marchi di scommesse, tra cui il suo casinò omonimo, poker e marchi sportivi, così come Mr Green e il longevo William Hill, che è presente nel Regno Unito dal 1934.

L’acquisizione di William Hill è costata quasi 2 miliardi di sterline l’anno scorso, ma questa operazione di rilievo non ha impedito una continua caduta delle azioni della società con sede a Gibraltar negli ultimi anni.

La crisi di 888 Holdings fa perdere all’azienda la quotazione FTSE 250

Il presidente del consiglio di amministrazione di 888, Lord Jonathan Mendelsohn, è stato sottoposto a una significativa attenzione in quanto non è stato in grado di invertire la tendenza dall’anno della sua nomina nel 2021.

L’ex portavoce del Partito Laburista per il commercio internazionale alla Camera dei Lord ha assistito a una drammatica caduta dell’80% nel prezzo delle azioni della società durante il suo mandato, con un ulteriore colpo subito la scorsa settimana quando è stata esclusa dal FTSE 250.

Ciò è in contrasto con Playtech, che attualmente è quotata sullo stesso indice e si ritiene sia interessata ad ampliare il suo portafoglio esistente. Sebbene l’azienda fornisca principalmente software per il gioco d’azzardo ad altri, possiede anche il marchio di scommesse italiano SNAI.

888 avrebbe intrapreso colloqui tra i membri del consiglio di amministrazione con concorrenti come l’enorme gigante statunitense DraftKings mentre cerca di uscire da acque agitate.

Le nuove normative del settore hanno colpito duramente ultimamente, con un fatturato complessivo di 888 sceso a 405 milioni di sterline per i tre mesi fino alla fine di settembre, rispetto ai 449,4 milioni di sterline dello stesso periodo dell’anno scorso, mentre i rendimenti dell’azienda nel Regno Unito e in Irlanda sono scesi del 10%, a 157,2 milioni di sterline.