La start-up olandese di spin-out quantistico ottiene 1,5 milioni di euro per la tecnologia di test dei qubit

Olandese start-up di spin-out ottiene 1,5 milioni di euro per test qubit

Il Q-day potrebbe ancora essere lontano nel futuro. Tuttavia, questo non impedisce agli investitori cauti ma ottimisti di mettere i loro soldi nella promessa tanto seducente della tecnologia quantistica.

L’ultima in linea ad essere al centro di tale fiducia è la start-up olandese Orange Quantum Systems. L’azienda, che costruisce attrezzature di test per chip quantistici, ha appena raccolto 1,5 milioni di euro in finanziamenti pre-seed per sostenere la transizione di questa emergente industria dal “laboratorio alla produzione”.

Ci sono molte sfide nel ridimensionamento della tecnologia quantistica. Decoerenza, correzione degli errori, qualità e coerenza dei qubit sono tutte questioni che devono essere affrontate, per non parlare degli algoritmi, della complessità hardware e del consumo energetico.

Orange Quantum Systems (Orange QS) punta su un aspetto specifico del puzzle della scalabilità della catena di fornitura quantistica: il “collo di bottiglia” del test dei chip dei computer quantistici in modo efficiente.

Un chip di calcolo quantistico funge da processore per i computer quantistici. Testarli è un passaggio cruciale per garantirne affidabilità e funzionalità. Senza addentrarci troppo nel “coniglio buco quantistico”, attualmente i test dei chip quantistici richiedono settimane in una struttura criogenica dedicata e la supervisione di ingegneri altamente specializzati.

La prima soluzione chiavi in mano per il test dei chip quantistici

All’inizio di quest’anno, Orange QS ha lanciato una pila completa di attrezzature a temperatura ambiente che garantisce l’automazione del test dei chip quantistici, con tale automazione supportata da una serie di librerie software proprietarie. Questo non è un approccio nuovo per il test dei chip informatici, ma farlo per quelli quantistici richiede specifiche competenze quantistiche.

“Testare i chip quantistici è un processo costoso, lento e difficile, perché si basa su un ambiente di laboratorio ad alta tecnologia, flussi di lavoro manuali e operatori con un livello di dottorato”, spiega il dott. Adriaan Rol, direttore della ricerca e sviluppo presso Orange QS. “Se la catena del valore del calcolo quantistico vuole aumentare il numero di qubit di alta qualità per chip quantistici, avrà bisogno di processi di produzione a livello industriale combinati con attrezzature di test veloci”.

I fondi raccolti saranno utilizzati per lo sviluppo dell’attrezzatura di test di “prossima generazione” di Orange QS, che sarà “la prima soluzione chiavi in mano ottimizzata per il test ad alta velocità dei qubit”. Oltre ai 1,5 milioni di euro da QDNL Participations e Cottonwood Technology Fund, la start-up ha anche vinto una sovvenzione dall’EIC Accelerator dell’European Innovation Council.

Situata a Delft, nei Paesi Bassi, Orange Quantum Systems è stata fondata nel 2020 come spin-off di TNO (l’Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata). Attualmente, conta 17 dipendenti e vanta consulenti di primo piano con esperienza presso ASML e NXP.