Hacker nordcoreani sfruttano ChatGPT su LinkedIn

Presunti hacker nordcoreani utilizzano ChatGPT su LinkedIn per condurre truffe di phishing, assistiti dalle limitazioni del GPT-4 di OpenAI

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Gli hacker nordcoreani truffano gli utenti di Linkedin con ChatGPT.

Hacker nordcoreani

Gli hacker nordcoreani hanno trovato uno strumento nuovo nel loro arsenale: ChatGPT. Secondo un rapporto, questi hacker stanno utilizzando ChatGPT per ingannare gli utenti ignari su LinkedIn e su altre piattaforme di social media per indurli a divulgare informazioni sensibili.

ChatGPT, sviluppato da OpenAI e sostenuto dall’investitore Microsoft, ha guadagnato popolarità per la sua capacità di generare risposte testuali simili a quelle umane. Tuttavia, sembra che questo strumento alimentato dall’IA venga ora utilizzato per scopi malintenzionati.

OpenAI e Microsoft hanno annunciato di recente di aver preso provvedimenti contro cinque attori statali affiliati che cercavano di sfruttare i servizi di intelligenza artificiale per attività cibernetiche dannose. Tra questi attori, è stato identificato ed eliminato Emerald Sleet della Corea del Nord per aver utilizzato ChatGPT per identificare esperti e organizzazioni che si concentrano su questioni di difesa nella regione Asia-Pacifico, raccogliere vulnerabilità disponibili pubblicamente, svolgere compiti di scripting di base e redigere contenuti per campagne di phishing.

Come stanno prendendo di mira LinkedIn gli hacker nordcoreani?

L’agenzia di intelligence di stato della Corea del Sud, il National Intelligence Service (NIS), ha rivelato che gli hacker nordcoreani stanno incorporando la tecnologia AI generativa nei loro attacchi informatici e in altre attività cibernetiche illecite. Il NIS ha segnalato un aumento significativo dei tentativi di hacking, con una media di 1,62 milioni di tentativi al giorno nel settore pubblico della Corea del Sud lo scorso anno, in aumento del 36% rispetto all’anno precedente.

Questi hacker non stanno solo usando l’IA generativa per tentativi di hacking, ma stanno anche sfruttando LinkedIn come piattaforma per le loro attività. Creano profili di reclutatori credibili su LinkedIn per stabilire relazioni con potenziali vittime. L’IA generativa li aiuta a creare messaggi convincenti, immagini e nuove identità, consentendo loro di costruire un rapporto stretto con i loro obiettivi.

Anche se OpenAI ha dichiarato che le capacità della loro IA, compresa la prossima GPT-4, sono limitate a ciò che può già essere fatto con strumenti accessibili pubblicamente, gli hacker stanno utilizzando ChatGPT per condurre ricognizioni, raccogliere informazioni e lanciare campagne di phishing.

Preoccupazioni e Sviluppi Futuri

Questo recente sviluppo solleva preoccupazioni sull’abuso della tecnologia AI nelle attività di cybercrime. Sottolinea la necessità di una maggiore vigilanza e misure di sicurezza nelle piattaforme online, in particolare sui siti di networking professionali come LinkedIn. Gli utenti dovrebbero essere cauti nell’interagire con profili sconosciuti e evitare di condividere informazioni sensibili senza una corretta verifica.

Per contrastare tali minacce, i proprietari delle piattaforme, come Microsoft che possiede LinkedIn, devono potenziare i loro protocolli di sicurezza e implementare sistemi di verifica delle identità più robusti. Inoltre, gli sforzi in corso dovrebbero concentrarsi sull’ottimizzazione delle tecnologie AI per rilevare e prevenire attività dannose in tempo reale.

Domande e Risposte – Affrontare le Preoccupazioni dei Lettori

Domanda: Come posso proteggermi dal diventare vittima di questi hacker su LinkedIn? Risposta: È essenziale essere cauti e scettici nell’interagire con profili sconosciuti. Verifica l’autenticità del profilo, ad esempio controllando le connessioni reciproche, confermando i dettagli dell’impiego e analizzando le attività e gli interessi dell’utente. Evita di condividere informazioni sensibili senza una corretta verifica e segnala sempre gli account sospetti alla piattaforma.

Domanda: Altri social media possono essere presi di mira in modo simile? Risposta: Anche se il focus di questo rapporto è su LinkedIn, è fondamentale ricordare che gli hacker cercano costantemente nuove vie per le loro attività. Anche altre piattaforme di social media potrebbero diventare bersagli in futuro. Tieniti informato sulle tendenze e sulle migliori pratiche di sicurezza informatica per proteggerti su varie piattaforme.

Domanda: Come stanno affrontando questo problema gli sviluppatori di AI e i proprietari delle piattaforme? Risposta: Gli sviluppatori di AI e i proprietari delle piattaforme sono consapevoli dei rischi associati all’abuso della tecnologia AI. Si stanno facendo sforzi per potenziare i protocolli di sicurezza, implementare sistemi di verifica delle identità robusti e migliorare gli algoritmi di AI per rilevare efficacemente attività dannose. Tuttavia, la battaglia tra gli hacker e i professionisti della sicurezza è in corso e sono necessari continui progressi per restare un passo avanti.

Guardando Avanti

Questo incidente sottolinea il panorama in evoluzione delle minacce informatiche e le sfide nel proteggere le piattaforme online. Con l’aumentare della diffusione delle tecnologie AI, è fondamentale garantirne un uso responsabile e sicuro. Gli sviluppatori, gli esperti di sicurezza informatica e i proprietari delle piattaforme devono continuare a innovare e sviluppare strategie per contrastare le minacce emergenti.

Il futuro promette miglioramenti nelle misure di sicurezza, sistemi avanzati di rilevamento delle minacce basati sull’AI e un ambiente online più sicuro. Tuttavia, gli individui devono rimanere vigili e adottare pratiche proattive di sicurezza per proteggersi dai criminali informatici.


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Informazioni sull’Autore

Suswati Basu è una giornalista esperta con una passione per la tecnologia, la diversità, l’equità e l’inclusione (DEI), la politica sociale, la salute mentale e i libri di saggistica. Con una carriera estesa nell’industria dei media che abbraccia 18 anni, Suswati ha ricoperto ruoli significativi in varie organizzazioni di news e ha contribuito a pubblicazioni rinomate come The Guardian. È conosciuta per il suo canale letterario intersezionale, How To Be Books, e la sua esperienza nelle tendenze del pubblico e nell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Collegati con lei su LinkedIn.


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