I messaggi AI di Meta su Instagram non sembrano essere criptati
I messaggi di Meta AI su Instagram non sembrano essere criptati
Prima di andare a sfogarti con Billie, “tua sorella maggiore fedele” interpretata da Kendall Jenner, o un nonno AI di nome Brian su Instagram, sappi che i tuoi messaggi potrebbero non essere privati.
Le AI personas di Meta, ora attive in beta, sono una collezione di personaggi, alcuni interpretati da celebrità e creatori, con cui gli utenti possono chattare su Messenger, Instagram e WhatsApp. Tuttavia, sembra che i messaggi con questi personaggi su Instagram non siano crittografati end-to-end.
Nella scheda dei messaggi su Instagram, c’è un interruttore in alto che ti permette di attivare la crittografia end-to-end, che protegge i tuoi messaggi da sguardi indesiderati, inclusi quelli di Meta e del governo. Ma quando questa funzione è attivata, scompare l’opzione per avviare una chat AI. Se fai clic sul pulsante delle informazioni (icona a forma di cerchio “i”) nella chat, l’opzione “Utilizza crittografia end-to-end” appare disattiva. Quando ci clicchi sopra, compare una finestra che dice: “Alcune persone non possono ancora utilizzare la crittografia end-to-end.”. Viene quindi affermato che non puoi “aggiungerle” – ossia l’AI persona – alla chat. In pratica, non hai la possibilità di avere una conversazione con una di queste persone tramite crittografia end-to-end su Instagram.
Una delle principali preoccupazioni per la privacy con l’aumento dell’IA generativa è l’enorme quantità di dati raccolti, sia per addestrare il modello che per fornire alle aziende approfondimenti dettagliati sui loro utenti. Meta già gode di una cattiva reputazione per quanto riguarda l’utilizzo dei dati personali. C’è stata l’intera vicenda di Cambridge Analytica, casi in cui Facebook ha reso disponibili a organi di polizia conversazioni private, e il modo in cui i suoi algoritmi hanno utilizzato i dati personali e i comportamenti per rendere le sue piattaforme addictive (e in alcuni casi dannose), solo per citarne alcuni. I casi passati suggeriscono che Meta – o qualsiasi altra azienda di social media, a essere onesti – non dovrebbe essere degna di fiducia per i tuoi dati.
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Quando si prova per la prima volta la funzione di messaggistica AI su WhatsApp, compare immediatamente un avviso che dice: “Meta potrebbe utilizzare i tuoi messaggi AI per migliorare la qualità dell’AI. Ma i tuoi messaggi personali non vengono mai inviati a Meta. Non possono essere letti e rimangono crittografati end-to-end.”
Ciò suggerisce che, sebbene alcune informazioni sui tuoi messaggi possano essere accessibili all’IA (cosa non grandiosa per la privacy), il contenuto dei messaggi è privato. Ma ciò è ancora da confermare, soprattutto data la vaga politica sulla privacy dell’IA generativa di Meta, che afferma: “Quando parli con l’IA, Meta potrebbe utilizzare i messaggi che gli invii per addestrare il modello di IA, contribuendo a migliorare le IA.”.
ENBLE ha contattato Meta per confermare che i messaggi AI su Instagram non sono crittografati end-to-end, e per chiarire se lo siano per quelli su WhatsApp e Messenger. Anche se non abbiamo ricevuto risposta prima della pubblicazione, aggiorneremo questa storia se Meta risponderà.
La scorsa primavera, OpenAI ha lanciato una funzionalità di opt-out per ChatGPT, che offre agli utenti la possibilità di bloccare l’uso dei propri dati per addestrare il modello. Tuttavia, altri chatbot AI come Google Bard e Microsoft Bing non dispongono di tali funzionalità di opt-out, anche se è possibile eliminare le proprie attività. Sulla pagina della politica sulla privacy dell’intelligenza artificiale generativa di Meta, c’è una opzione simile per eliminare i tuoi dati. Puoi farlo digitando: /reset-ai per rimuovere i dati dalla chat dell’intelligenza artificiale individuale e digitando: /reset-all-ais per eliminare i dati da tutte le chat nelle app di Meta.
