Meta propone un servizio senza pubblicità per gli utenti dell’UE, ma dovrai pagare per ottenerlo.

Meta offre un servizio ad-free per gli utenti dell'UE a pagamento.

Meta sta considerando di addebitare agli utenti dell’UE 13 euro al mese per accedere a una versione senza pubblicità di Instagram o Facebook sui loro telefoni, riporta il Wall Street Journal.

Il gigante tecnologico sta inoltre valutando una tariffa di 16 euro per utilizzare Instagram e Facebook senza annunci su desktop. L’accesso a entrambe le app su smartphone costerebbe circa 19 euro al mese, cioè un’enorme cifra di 230 euro all’anno.

La proposta è un tentativo da parte di Meta di placare i regolatori dell’UE, che stanno adottando misure restrittive nei confronti delle piattaforme di social media che mostrano annunci altamente mirati senza ottenere prima il consenso dell’utente.

Le regolamentazioni che limitano l’uso dei dati personali dell’azienda per la pubblicità potrebbero rappresentare un colpo significativo alla sua principale fonte di reddito. L’azienda ha dichiarato che la regione Europa ha generato il 23% dei suoi 31,5 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari nel secondo trimestre di quest’anno.

A luglio, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che Facebook violava il GDPR a causa delle sue pratiche pubblicitarie non consensuali. La decisione della Corte ha aperto la possibilità di addebitare una “tariffa adeguata” per accedere a una versione senza pubblicità.

Offrire una scelta tra un piano gratuito con pubblicità e un abbonamento a pagamento potrebbe portare gli utenti a optare per la prima opzione. Questo aiuterebbe Meta a rispettare le regolamentazioni pur generando ancora ricavi.

Un portavoce di Meta ha dichiarato che l’azienda crede ancora nei “servizi gratuiti supportati da annunci personalizzati”, ma sta esplorando “opzioni per garantire il rispetto delle evoluzioni delle normative”.

Tuttavia, si sa che i regolatori stanno esaminando l’entità delle tariffe e se queste siano troppo costose.

“Pagare per i tuoi diritti fondamentali”

Max Schrems, il difensore della privacy che negli anni ha intentato diversi procedimenti legali di successo contro Meta, ha dichiarato che la proposta equivale essenzialmente a pagare per il diritto di protezione dei propri dati personali.

“I diritti fondamentali non possono essere in vendita. Pagheremo il diritto di voto o il diritto alla libertà di parola? Ciò significherebbe che solo i ricchi possono godere di questi diritti, in un momento in cui molte persone stentano a farcela”, ha detto Schrems, aggiungendo che la sua organizzazione noyb (None of Your Business), senza scopo di lucro, combatterà la proposta “in ogni tribunale”.

Al momento non è chiaro se i regolatori in Irlanda o a Bruxelles approveranno il nuovo piano, o se insisteranno affinché Meta offra versioni più economiche o addirittura gratuite con annunci non personalizzati.

I funzionari di Meta sono attualmente in trattative con i regolatori della privacy in Irlanda e con i regolatori della concorrenza digitale a Bruxelles. Il piano è stato anche condiviso con altri organi di controllo della privacy dell’UE per il loro contributo.