L’Agenzia Spaziale Europea apre una chiamata per proposte per la tecnologia delle missioni lunari

L'Agenzia Spaziale Europea cerca proposte per tecnologia missioni lunari

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta consentendo alle aziende tecnologiche di partecipare al suo programma di esplorazione Terrae Novae, chiedendo proposte per piccole missioni sulla Luna.

L’invio del primo astronauta europeo ad esplorare la superficie della Luna è al centro della strategia Terrae Novae 2030+. Si propone inoltre di potenziare la presenza dell’Europa in orbita terrestre bassa e partecipare alla prima missione umana su Marte.

Le piccole missioni lunari costituiscono una recente aggiunta alla strategia, “con un focus sulla chiusura delle lacune tecnologiche e l’espansione delle nostre conoscenze scientifiche sia sulla Luna che su Marte”, ha dichiarato Xavier Barbier, ingegnere dell’ESA, responsabile della chiamata alle idee.

La chiamata è aperta sia a società private che a consorzi che includono istituti di ricerca. Secondo Barbier, ciò rappresenta “un’eccellente opportunità per le piccole e medie imprese di aumentare il loro ruolo nel campo dell’esplorazione spaziale”.

Lo scopo delle missioni proposte è ampio, purché si concentrino sull’esplorazione e sulle attività scientifiche. Ciò può includere satelliti di sorvolo e rover, processi di estrazione di risorse e miglioramenti nella mappatura dei potenziali siti di atterraggio.

I candidati devono dimostrare che lo sviluppo del loro progetto, dall’inizio al lancio, non richiederà più di 4,5 anni, con un costo totale non superiore a 50 milioni di euro. Idealmente, dovrebbero anche essere in grado di sviluppare la propria idea dall’inizio alla fine e portarla a termine.

La stessa ESA offrirà l’accesso a risorse come il lanciatore Ariane 6 per il trasporto in carico, e il programma Moonlight per i servizi di comunicazione e navigazione lunari.

Visione artistica della configurazione di Ariane 6 con quattro booster. Credit: D. Ducros/ESA

La chiamata è aperta fino al 14 dicembre 2023 e le proposte presentate saranno valutate all’inizio del 2024. I potenziali candidati devono essere basati in stati che partecipano a Terrae Novae con un contributo di piccola o media entità. Questi sono: Austria, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.

Nel frattempo, le aziende con sede nel Regno Unito possono ora candidarsi al “kickstarter call” del National Space Innovation Programme (NSIP) da 34 milioni di sterline, che invita proposte in grado di accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie spaziali, applicazioni satellitari e servizi.

La chiamata è aperta fino al 13 novembre 2023 e i progetti selezionati riceveranno un finanziamento compreso tra 150.000 e 1 milione di sterline. Devono essere completati entro 18 mesi.

Il finanziamento totale del NSIP, sostenuto dall’Agenzia Spaziale del Regno Unito, ammonta a 65 milioni di sterline e verrà suddiviso tra ulteriori chiamate nel 2024 e nel 2025.