Incontra i ‘super utenti’ dell’IA generativa il 70% della Generazione Z utilizza GenAI
Incontra i 'super utenti' dell'IA generativa il 70% della Gen Z usa GenAI
Dal rilascio di ChatGPT lo scorso novembre, l’IA generativa si è dimostrata una tecnologia capace di aiutare in una serie di compiti quotidiani. Tuttavia, uno studio recente mostra che solo membri di una specifica generazione utilizzano l’IA generativa a pieno potenziale.
Il 7 settembre, Salesforce ha pubblicato la sua Ricerca fotografica sull’IA generativa: Il divario dell’IA, che ha intervistato più di 4.041 persone dai 18 anni in su negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia e in India riguardo al loro utilizzo dell’IA.
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Dal sondaggio è emerso che, sebbene la metà (49%) dei partecipanti in generale abbia utilizzato l’IA generativa, i numeri differiscono notevolmente tra i diversi gruppi di età.
In particolare, gli utenti di IA generativa sono concentrati tra i giovani, con il 65% degli utenti di IA generativa che appartengono alla generazione dei Millennials o della Generazione Z, persone nate tra il 1981 e il 2012, secondo il Pew Research Center.
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I partecipanti della Generazione Z erano i più coinvolti nell’utilizzo dell’IA generativa, con il 70% che dichiarava di utilizzare la tecnologia e il 58% che affermava che l’IA generativa li aiuta a prendere decisioni informate.
“La Generazione Z sta aprendo la strada per l’IA generativa. Risparmia tempo, li aiuta a rimanere organizzati e viene considerata divertente da usare”, afferma Salesforce.
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La Generazione Z e i Millennials sono i “super utenti” dell’IA generativa, ovvero utenti che utilizzano frequentemente la tecnologia e ritengono di essere vicini a padroneggiarla. Quasi la metà (48%) della Generazione Z ritiene di essere sulla buona strada per padroneggiare la tecnologia.
Lo stato occupazionale di una persona è un altro fattore che influenza significativamente l’utilizzo della tecnologia di IA generativa; il 72% degli utenti di IA generativa è impiegato.
Non sorprende che il 68% dei non utenti appartenga alle generazioni Gen X o Baby Boomer, quelle nate tra il 1946 e il 1980, secondo il Pew Research Center.
Alcune possibili ragioni di questa mancanza di coinvolgimento sono che la maggior parte dei non utenti (88%) non ha chiarezza su come l’IA generativa influenzerà la loro vita.
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Anche la mancanza di istruzione e le preoccupazioni sulla sicurezza potrebbero essere alla base dell’incertezza. Dei non utenti, il 70% ha dichiarato di utilizzare l’IA generativa di più se conoscesse meglio la tecnologia, e il 64% la utilizzerebbe di più se fosse più sicura.
La ricerca in questo studio si allinea ad altre ricerche trattate da ENBLE, che evidenzia la necessità di istruzione e orientamento sull’IA per far sentire le persone a proprio agio nell’adozione della tecnologia.