🤖 L’assistente di intelligenza artificiale di Google il futuro della tecnologia telefonica? 📱
Un Assistente Bard o ChatGPT Non è Solo un'Altra Siri o Assistente Google - È uno Strumento Potente che Potrebbe Produrre Importanti Violazioni di Sicurezza. Quando Google Affronterà Queste Preoccupazioni?
Hey Google, ho due domande se l’IA sta prendendo il sopravvento su Google Assistant
Fonte immagine: Digital Trends
Ho usato la linea di telefoni Pixel di Google fin dal primo che è uscito anni fa. Ma devo confessare una cosa: non uso tanto Google Assistant. Non riesco spiegare esattamente perché non ho mai preso l’abitudine di usare uno strumento così utile, ma non è mai successo. Non fraintendetemi: ogni tanto dico la frase magica, “Hey Google…”, seguita da una domanda che non mi va proprio di scrivere.
E credo che questo sia il punto cruciale per me. Sono uno scrittore professionista, quindi preferisco scrivere. Non uso nemmeno la dettatura per scrivere messaggi (a differenza di mia moglie, che è un’esperta).
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Tutto ciò solleva una o due domande.
👉 Domanda 1: Che ne è della privacy?
Questo dovrebbe preoccupare tutti. Se Google sostituisse Assistant con un’IA, suppongo che ci sarebbe un aumento esponenziale degli utenti. Perché? Perché la funzionalità sarebbe molto più utile rispetto allo stato attuale.
Se molte più persone iniziassero a utilizzare un assistente alimentato da un’IA, come gestirà Google (e Android) la privacy? Sarebbero molte le domande poste e risposte. Inoltre, l’IA imparerà molto su le persone. Questo solleva un’altra domanda: cosa farà Google con le informazioni che raccoglie dai suoi utenti? Saranno archiviate e, in tal caso, dove e per quanto tempo?
Ci potrebbe essere una situazione in cui gli utenti scopriranno di aver dovuto optare per l’esclusione fin dall’inizio perché le loro informazioni non vengono solo salvate, ma vengono anche utilizzate per addestrare ulteriormente l’IA.
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Vedi, le domande continuano ad accumularsi.
Anche se sono del tutto favorevole a tenere l’IA lontana da espressioni artistiche, giornalistiche, politiche e altre attività che richiedono cuore e anima, non sono contrario all’uso dell’IA dove ha applicazioni pratiche ed utili che migliorano la qualità della vita o il funzionamento di un dispositivo tecnologico. Ma quando l’IA oltrepassa la soglia della privacy, le cose si complicano.
Ricorda, un assistente Bard o ChatGPT non è come Siri o Google Assistant: è molto, molto di più, e potrebbe portare a seri rischi per la privacy. Se pensi che l’identificazione del tuo browser possa creare un profilo preciso di te, aspetta di vedere cosa può fare l’IA.
👉 Domanda 2: Dove viene elaborato tutto?
Questa domanda successiva è importante ed è strettamente correlata alla prima. L’IA richiede una grande potenza di calcolo per fare ciò che fa, molto più di quella che persino un telefono di punta può offrire. Detto ciò, dove verranno elaborate tali richieste alimentate da IA? A meno che Google non abbia qualche tipo di magia nel suo arsenale, non riesco a immaginare che il Pixel 9 o il 10 Pro siano abbastanza potenti per gestire un tale carico di lavoro della CPU. Significa che le richieste verranno elaborate nella nuvola, inviate, elaborate e quindi inviate di nuovo?
Capisco che tutti gli assistenti attuali utilizzano l’IA. Tuttavia, non si tratta di IA pura. Suppongo che almeno parte della potenza di elaborazione dovrà essere supportata dai server di Google. E non sto dicendo che ciò rallenterà drasticamente il processo, ma non sarà né veloce quanto se tutto venisse gestito localmente.
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Ma c’è un’altra questione. Se Android dovesse trasferire una parte di quelle richieste ai server di Google, significa che i dati verranno trasmessi su Internet. Come garantirà Google la sicurezza di tali dati? E la richiesta verrà utilizzata per addestrare ulteriormente la rete neurale (e richiederanno il tuo consenso per farlo)?
Vedi, è un grande “E se?” circolare al momento e non sono sicuro di quanto mi senta a mio agio con queste domande sospese nell’aria.
Se l’assistente con intelligenza artificiale di Google sta per aggirare la nostra privacy, allora non voglio avere nulla a che fare con esso. E se le risorse di sistema di un telefono (CPU, RAM e memoria interna) devono essere seriamente potenziate, quel costo verrà addebitato ai consumatori, solo perché l’IA può essere utilizzata al posto dell’assistente di Google?
Tutto questo potrebbe essere irrilevante. Google potrebbe aver scoperto un modo per preservare la nostra privacy e mantenere tutte le query elaborate localmente sul telefono (e criptate). Ma fino a quando l’azienda non rilascia una dichiarazione o una documentazione che confermi queste cose, dobbiamo presumere che la risposta a quelle domande potrebbe non avere gli interessi migliori dei consumatori a cuore.
Una cosa è certa: il 2024 sarà un anno piuttosto interessante per la tecnologia dei telefoni.
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