Le nuove funzioni di Google aiutano gli utenti a verificare più velocemente l’autenticità delle immagini online

Le nuove funzioni di Google consentono una verifica più veloce dell'autenticità delle immagini online per gli utenti

Google AI riguardo questa immagine hero

Gli generatori di immagini AI in testo hanno la capacità di produrre alcune immagini incredibilmente realistiche, come l’immagine virale di Papa Francesco indossare una giacca piumino bianca che ha quasi ingannato tutto Internet. Pertanto, questa tecnologia rappresenta un’alta probabilità di diffusione di notizie false, ma i nuovi strumenti di Google sono qui per aiutare.

Al Google I/O, l’azienda ha annunciato una funzione “Riguardo a questa immagine” nella ricerca che aiuterà gli utenti a capire se un’immagine è reale fornendo loro informazioni cruciali sull’immagine.

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Mercoledì, Google ha finalmente svelato la funzione “Riguardo a questa immagine”, che fornirà agli utenti la storia dell’immagine, come altri siti utilizzano e descrivono l’immagine e, cosa più importante, i metadati dell’immagine con un semplice tocco.

I metadati di un’immagine sono preziosi perché contengono informazioni in cui è possibile trovare dettagli che l’autore dell’immagine o i pubblicatori hanno aggiunto all’immagine stessa, garantendo loro il giusto riconoscimento per il loro lavoro.

Inoltre, molti generatori di immagini AI, come quelli di Google o Adobe, includono nei metadati il fatto che l’immagine sia stata generata da un’intelligenza artificiale. Pertanto, il facile accesso di Google alle informazioni dei metadati consente agli utenti di potenzialmente individuare un chiaro segno che informa che la foto è falsa.

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Per accedere allo strumento “Riguardo a questa immagine”, tutto ciò che gli utenti dovranno fare è fare clic sui tre punti che appaiono accanto a un’immagine nei risultati di Google Immagini o fare clic su “altro su questa pagina” nello strumento “Riguardo a questo risultato” nei risultati di ricerca.

Google ha anche introdotto lo strumento “Fact Check Explorer”, che offre ai giornalisti una piattaforma per apprendere facilmente ulteriori informazioni su un’immagine o un argomento.

Utilizzando lo strumento, tutto ciò che un utente deve fare è inserire un’immagine o un URL di ciò che sta cercando di verificare. Lo strumento verificherà quindi se l’immagine è stata presentata in una verifica dei fatti esistente e presenterà tali informazioni.

Secondo Google, da quando la funzione è stata rilasciata, oltre il 70% degli utenti beta ha segnalato che le nuove funzioni dell’immagine hanno contribuito a ridurre il tempo di indagine.

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Su richiesta dei tester, Google ha anche svelato la versione beta di un FactCheck Search API che gli utenti potrebbero integrare con le proprie soluzioni interne di fact-checking.

Google non è l’unica azienda che cerca di ridurre le informazioni false dalle immagini generate da intelligenza artificiale. Il produttore di fotocamere Leica ha lanciato la prima fotocamera al mondo con Content Credentials incorporati.

Ciò significa che al momento della cattura, la foto includerà automaticamente metadati che contengono dettagli come chi ha catturato l’immagine e quando e come è stata catturata.