Google aggiorna Vector AI per consentire alle aziende di addestrare GenAI sui propri dati

Google updates Vector AI to allow companies to train GenAI on their own data

Alla sua conferenza annuale per clienti e partner, Google Cloud Next ’23, la divisione Google Cloud di Google ha presentato martedì mattina aggiornamenti alla suite di strumenti per il rilascio di modelli di machine learning, Vertex AI, inclusi aggiornamenti al suo “modello base”, PaLM2, nuovi modelli di terze parti, come Llama 2 di Meta, ed estensioni per fornire accesso ai dati aziendali.

Le novità di Vertex AI si accompagnano ad altri annunci durante l’evento di quest’anno, tra cui un programma di collaborazione chiamato Duet AI per Workspace; nuove funzionalità per sviluppatori, tra cui Duet AI per Developers; e nuove funzionalità di sicurezza, tra cui Duet AI: Mandiant Threat Intelligence.

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Il punto saliente degli aggiornamenti per le aziende sarà rappresentato dalle estensioni di Vertex AI che consentono alle aziende di integrare i propri dati. Tra le altre cose, le estensioni possono integrare i modelli ospitati da Google nelle applicazioni aziendali come CRM o email.

Come affermato da Google nelle dichiarazioni preparate: “Gli sviluppatori possono accedere, creare e gestire estensioni che forniscono informazioni in tempo reale, incorporano dati aziendali e agiscono per conto dell’utente; ciò apre infinite nuove possibilità per applicazioni genAl che possono funzionare come estensione della tua azienda”.

L’annuncio arriva mentre il concorrente OpenAI ha presentato lunedì la versione enterprise del suo programma ChatGPT.

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Google ha anche annunciato una versione Enterprise del suo sistema di quaderni Colab per scrivere Python in un browser. La nuova versione consente ai data scientist di sviluppare i flussi di lavoro per il servizio di modelli di machine learning con funzionalità di sicurezza e conformità migliorate.

Sul fronte del servizio dei modelli, Google ha dichiarato di aver ampliato PaLM 2, la seconda versione del suo Pathways Language Model, rilasciata a maggio, aumentando ciò che viene chiamata “finestra di contesto”, ovvero la quantità di input dell’utente elaborata ad ogni passaggio dal modello durante il calcolo di un output.

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Questo aumento, ha dichiarato Google, significa che “le aziende possono elaborare facilmente documenti di forma più lunga come articoli di ricerca e libri”. Google non ha reso noto la lunghezza della finestra di contesto quando ha pubblicato il suo rapporto tecnico a maggio.

La società ha anche annunciato nuove opzioni di “regolazione” per il suo modello di generazione di immagini, Imagen. Imagen può ora essere regolato utilizzando quello che viene chiamato Style Tuning, che consente a un’azienda di creare immagini “in linea con le proprie linee guida di branding o altre esigenze creative” con un numero limitato di immagini di riferimento.