Google risolve la causa in California riguardante le sue pratiche di privacy sulla localizzazione

Google risolve causa su privacy localizzazione in California

Google pagherà 93 milioni di dollari in un accordo raggiunto con il Procuratore Generale della California, Rob Bonta, risolvendo le accuse secondo cui le pratiche di privacy della posizione della società violavano le leggi di protezione dei consumatori dello stato. Il Dipartimento di Giustizia della California ha sostenuto che Google stava “raccogliendo, archiviando e utilizzando i dati sulla posizione” dei consumatori per scopi pubblicitari senza consenso informato.

Il reclamo afferma che Google ha continuato a raccogliere dati dei consumatori relativi alla posizione di un utente anche quando un utente disattivava la funzione “cronologia posizioni”. L’azienda ha risolto cause simili in Arizona e Washington lo scorso anno per il tracciamento illegale dei consumatori.

Oltre a pagare 93 milioni di dollari, Google ha accettato di “dissuadere future condotte illecite”. Questo accordo, che non danneggerà davvero le casse profonde di Google, è importante perché il gigante tecnologico genera la maggior parte dei suoi ricavi dalla pubblicità e la pubblicità basata sulla posizione è una caratteristica fondamentale della sua piattaforma pubblicitaria.

In futuro, il Procuratore Generale della California chiederà a Google di fornire una maggiore trasparenza sul tracciamento della posizione, fornendo agli utenti informazioni dettagliate sui dati sulla posizione che raccoglie. L’azienda dovrà anche fornire avvertenze agli utenti che le loro informazioni sulla posizione potrebbero essere utilizzate per personalizzare gli annunci.

ENBLE ha contattato Google per un commento ma non ha ricevuto risposta.