Google e le compagnie telefoniche spingono l’UE a obbligare Apple ad aprire iMessage

Google e le compagnie telefoniche pressano l'UE per costringere Apple ad aprire iMessage

Secondo un report del 8 novembre del Financial Times qui, Google e importanti compagnie di telecomunicazioni europee stanno sollecitando l’Unione Europea a designare iMessage di Apple come “servizio di piattaforma centrale” in base al nuovo Digital Markets Act (DMA) del blocco, il quale richiederebbe all’app di messaggistica di essere interoperabile con servizi concorrenti.

In una lettera al Commissario del Mercato Interno dell’UE, Thierry Breton, le compagnie sostengono che iMessage rispetta i criteri per essere classificato come servizio di piattaforma centrale, dato che ha più di 10.000 utenti business mensili in tutto il mondo. Mentre Apple sostiene che iMessage non dovrebbe rientrare nel DMA perché non addebiterà alcun costo per il servizio, la lettera afferma che iMessage contribuisce indirettamente ai ricavi di Apple dato che l’app preinstallata aiuta a stimolare le vendite dei dispositivi dell’azienda.

Google e l’UE designerebbero iMessage come servizio di piattaforma centrale, il che significherebbe che Apple dovrebbe aprire l’app di messaggistica all’interoperabilità con i dispositivi non-Apple.

Attualmente, gli utenti di iPhone perdono funzionalità come la condivisione di foto e video ad alta qualità quando messaggiano con utenti non-iPhone poiché le conversazioni si trasformano in SMS. Le compagnie affermano che un iMessage interoperabile sarebbe vantaggioso per consumatori e imprese, consentendo funzionalità di messaggistica avanzate per tutti gli utenti, non solo proprietari di dispositivi Apple.

Apple ha risposto che iMessage è stato progettato per le comunicazioni personali tra amici e familiari. L’azienda ha affermato che i consumatori hanno molte app di messaggistica, dimostrando quanto sia facile passare da un servizio all’altro.

Il DMA, che entrerà in vigore nel maggio 2023, mira a mettere sotto controllo il potere delle grandi aziende tecnologiche come Apple.

Si applica alle principali piattaforme come Apple, che soddisfano requisiti come un fatturato annuale europeo di 7,5 miliardi di euro e 45 milioni di utenti mensili nell’UE. La Commissione Europea ha facoltà di designare servizi di piattaforma centrale anche se non raggiungono questi requisiti, come sembra essere il caso di iMessage.

La commissione sta investigando se includere iMessage nell’elenco dei servizi di piattaforma centrale. Una decisione è attesa entro febbraio 2023. Apple avrà l’opportunità di rispondere agli argomenti presentati da Google e dai fornitori di telecomunicazioni come parte del processo.

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