L’agenzia tedesca contro il razzismo lascia X in mezzo all’onda di disinformazione su Israele e Palestina.

L'agenzia tedesca anti-razzismo si trova in mezzo alla valanga di disinformazione su Israele e Palestina che sta dilagando

L’agenzia federale tedesca antidiscriminazione (FADA) ha annunciato mercoledì di abbandonare X, precedentemente conosciuto come Twitter, a causa di un “enorme aumento” di discorsi d’odio.

“A causa dell’enorme aumento di retoriche anti-trans e omofobe, razzismo, misoginia e antisemitismo, non riteniamo più che X sia un ambiente accettabile per il profilo di un organismo pubblico”, ha dichiarato l’agenzia governativa mercoledì, nel suo ultimo post sul sempre più controverso social network.

FADA ha anche preso di mira il nuovo capo di X, Elon Musk, affermando che commenti odiosi e disinformazione sono “aumentati in particolare” da quando il magnate di Tesla ha preso il controllo della piattaforma lo scorso anno.

Il commissario dell’agenzia, Ferda Ataman, ha affermato che anche le altre agenzie statali e i ministeri di governo dovrebbero chiedersi se abbia senso rimanere su una piattaforma che si è “trasformata in una rete di disinformazione”.

I ministeri degli Esteri, dell’Economia e delle Finanze della Germania, così come il governo stesso, mantengono ancora profili su X, anche se il Ministro dell’Economia Robert Habeck non è presente là dal 2019.

Aumento della disinformazione

L’appello di FADA a contrastare la disinformazione e i discorsi d’odio su X è stato accompagnato dal ministro digitale Volker Wissing. Egli ha lamentato in un post l’aumento di contenuti antisemiti e istiganti all’odio, soprattutto da quando il gruppo militante di Hamas ha lanciato il suo attacco terroristico a sorpresa contro Israele sabato mattina.

Tra questi ci sono immagini manipolate, affermazioni fuorvianti e video etichettati erroneamente che rendono difficile per chiunque utilizzi la piattaforma separare la verità del conflitto dalla realtà.

Nel tentativo di contrastare questo aumento di disinformazione, l’Unione Europea ha inviato lettere sia a X che a Meta – proprietaria di Facebook e Instagram – chiedendo loro di rimuovere contenuti illegali dalle loro piattaforme, altrimenti rischiano severe penalità legali.

In lettere inviate a Musk e Mark Zuckerberg, il responsabile dell’industria dell’UE, Thierry Breton, ha dichiarato mercoledì che le loro aziende avevano 24 ore per informare la Commissione su come stavano contrastando i contenuti dannosi sulle loro piattaforme.

Fino a questa mattina, la CEO di X, Linda Yaccarino, ha dichiarato che la piattaforma ha rimosso centinaia di account affiliati ad Hamas e ha preso provvedimenti per rimuovere o etichettare decine di migliaia di contenuti dal momento dell’attacco del gruppo militante su Israele.