Addio alle sottoscrizioni Il CEO di Larian Studios risponde al Direttore di Ubisoft

Il CEO di Larian Studios si rivolge ai social media riguardo alla difficoltà di accedere a giochi di qualità con il modello a abbonamento.

Gli sviluppatori dicono addio alle abbonamenti, il CEO de Larian Studios risponde al direttore di Ubisoft

📷Giochi Baldur’s Gate - non vogliamo abbonamenti

In una recente svolta degli eventi, il CEO dei Larian Studios, Sven Vincke, ha criticato pubblicamente i commenti fatti dal Direttore degli Abbonamenti di Ubisoft, Philippe Tremblay. Il confronto di Tremblay tra la proprietà dei giochi digitali e i servizi di abbonamento come Netflix o Spotify ha acceso un acceso dibattito nella comunità dei videogiocatori. Mentre la controversia si svolge, Vincke si schiera contro l’idea che gli abbonamenti dominino il mondo dei videogiochi, sottolineando l’importanza dei contenuti e del rapporto diretto tra sviluppatori e giocatori.

La sfida degli abbonamenti

Le dichiarazioni di Tremblay secondo cui i videogiocatori dovrebbero “abituarsi” all’idea che gli abbonamenti controllino le loro librerie di giochi hanno suscitato indignazione tra gli appassionati dei videogiochi. La concezione di rinunciare alla proprietà e limitarsi ad accedere a una selezione di titoli disponibili su una piattaforma non va bene a molti giocatori, e Vincke non potrebbe essere più d’accordo.

In un’intervista a Gamesindustry.biz, Tremblay ha difeso il concetto sottolineando che il progresso e l’impegno in un gioco non sarebbero persi anche se i giocatori non possedessero più direttamente il gioco. Vincke, una figura molto rispettata nell’industria, ha risposto prontamente su X, affermando che i contenuti rimangono supremi, indipendentemente dal futuro panorama dei videogiochi. Egli ritiene che dare la priorità agli abbonamenti renderebbe più difficile offrire contenuti eccezionali e consentirebbe a un gruppo selezionato di dettare quali giochi arrivano sul mercato.

I contenuti sono il re, la libertà è la regina

L’argomento di Vincke per il rapporto diretto tra sviluppatori e giocatori è chiaro e convincente. Esprime fermamente che permettere a un servizio di abbonamento di guidare lo sviluppo dei giochi sarebbe dannoso. Le preferenze di un tale servizio influenzerebbero significativamente i tipi di giochi che vengono realizzati, cosa che, secondo Vincke, la comunità dei videogiocatori dovrebbe fortemente opporsi.

La posizione di Vincke non è semplicemente congetture. Il gioco di grande successo dello suo studio, Baldur’s Gate, vincitore del Game Awards 2023, è stato confermato che non apparirà su Game Pass. In un’intervista precedente con IGN, Vincke ha dichiarato: “Abbiamo realizzato un grande gioco, quindi penso che ci sia un prezzo equo da pagare per questo, e penso che questo vada bene”. Questo solidifica ulteriormente l’impegno di Vincke nel mantenere il valore dei giochi e l’indipendenza degli sviluppatori.

Domande e Risposte: Ciò che devi sapere

D: I servizi di abbonamento per videogiochi sono il futuro?

R: Anche se indubbiamente c’è una tendenza crescente verso modelli basati su abbonamenti in vari settori, inclusi i videogiochi, è importante considerare le possibili conseguenze. I servizi di abbonamento potrebbero limitare la libertà dei giocatori di costruire le proprie librerie personali e potrebbero ridurre la diversità dei contenuti disponibili sul mercato.

D: I videogiocatori perderanno i loro progressi se i giochi vengono accessi tramite un servizio di abbonamento?

R: Secondo Tremblay, i progressi non verrebbero persi se gli utenti riprendono il loro gioco in un secondo momento. Tuttavia, le preoccupazioni sull’accessibilità a lungo termine e sulla permanenza delle librerie di giochi personali rimangono valide.

D: Qual è l’impatto potenziale sullo sviluppo dei giochi se gli abbonamenti dominano l’industria?

R: Se i servizi di abbonamento dettano i giochi che vengono prodotti, gli sviluppatori potrebbero essere spinti a creare contenuti che si adeguano alle preferenze del servizio. Ciò potrebbe comportare una mancanza di giochi innovativi e unici, oltre a limitare la libertà degli sviluppatori di esplorare nuove idee.

Guardando avanti: Il futuro dei videogiochi

Alla continua evoluzione dei videogiochi, le discussioni sui modelli di business e sulla proprietà continueranno senza dubbio. Lo scontro di opinioni tra Vincke e Tremblay riflette il dibattito in corso all’interno del settore. L’impatto degli abbonamenti sullo sviluppo dei videogiochi e sul rapporto tra sviluppatori e giocatori rimane un argomento meritevole di esplorazione.

Per approfondire l’argomento, ecco alcune risorse interessanti:

  1. Giochi basati su abbonamento: pro e contro
  2. L’evoluzione dei modelli di business nel settore dei videogiochi
  3. L’importanza delle relazioni tra giocatori e sviluppatori
  4. Il destino di Baldur: La battaglia per lo sviluppo indipendente di giochi
  5. Il futuro dei videogiochi: Tendenze e previsioni

È fondamentale per la community di giocatori rimanere informati e impegnati nelle discussioni che influiscono sull’industria che amiamo. Come giocatori, abbiamo il potere di plasmare il futuro dei giochi supportando gli sviluppatori e gli studi che pongono le nostre esperienze al di sopra degli interessi aziendali.

Continuiamo la conversazione! Condividi le tue opinioni su questo argomento utilizzando l’hashtag #GameOwnershipMatters e unisciti al movimento per un panorama videoludico che valuta il contenuto, la libertà e i giocatori stessi.

Articolo scritto da Brian-Damien Morgan il 17 gennaio 2024.

Fonte immagine: Miximages