Gli esperti raccomandano l’attuazione di regolamenti più severi sulla femtech per proteggere i dati delle donne.

App e dispositivi Femtech progettati per assistere le donne, ma la mancanza di supervisione potrebbe causare danni

“`html

Immagina un mondo in cui i tuoi dati più intimi – il tuo ciclo mestruale, incontri sessuali, orgasmi e gravidanze – vengono raccolti e registrati da tecnologie femminili, anche conosciute come “femtech”. Sembra qualcosa uscito da un film di fantascienza, vero? Beh, non è così. Questa è la realtà in cui viviamo oggi, e le recenti scoperte di uno studio condotto dalla Dott.ssa Maryam Mehrnezhad presso la Royal Holloway University di Londra hanno fatto luce su una questione preoccupante all’interno dell’industria femtech.

Il Lato Oscuro della Femtech

Lo studio, parte di una investigazione quadriennale sulla sicurezza informatica, la privacy, la fiducia e i problemi legati al bias nel settore femtech, rivela che molte aziende femtech non stanno proteggendo adeguatamente le informazioni sensibili raccolte dagli utenti. Infatti, alcune potrebbero addirittura stare intentionalmente divulgando questi dati personali a terze parti.

Il team di ricerca ha esaminato vari dispositivi e app femtech popolari, tra cui app per la fertilità, pompe per il seno intelligenti, tracker di fertilità, allenatori per il pavimento pelvico e giocattoli sessuali. Ciò che hanno scoperto è stata una serie di pratiche “inappropriate” in termini di sicurezza e privacy. Molti di questi prodotti non ottengono un consenso valido, non forniscono protezione extra per i dati sensibili e persino tracciano le attività degli utenti.

Secondo Mehrnezhad, queste aziende che compromettono la privacy dei dati dei loro utenti potrebbero farlo sia per errore che come tentativo deliberato a fini commerciali. In entrambi i casi, le implicazioni sono di vasta portata e preoccupanti.

Di fatto, una recente class action contro l’app per il tracciamento del ciclo mestruale Flo ha messo in luce i veri rischi associati alla gestione impropria dei dati intimi. Flo è stata riconosciuta colpevole di condividere i dati sanitari degli utenti con Facebook, portando a inserzioni mirate basate sulle attività degli utenti nell’app, compreso quando erano mestruati. Questa rivelazione pone in discussione l’etica e le pratiche sulla privacy delle aziende femtech.

🔒 La Zona Grigia Legale

Una delle sfide nel affrontare queste questioni di privacy e sicurezza nell’industria femtech è la zona grigia legale in cui opera. Questi dispositivi e app non sono considerati “medici”, quindi esulano dal campo di applicazione delle regolamentazioni sanitarie. Tuttavia, non esistono neanche leggi specifiche nell’UE o nel Regno Unito che li coprano.

Anche se il vasto regolamento europeo sulla privacy dei dati, il GDPR, fornisce una certa protezione per i dati personali e la regolamentazione sanitaria, non affronta completamente le questioni affrontate dall’industria femtech, come dimostra la ricerca di Mehrnezhad. L’assenza di regolamentazioni specifiche e di supervisione industriale permette lo sfruttamento dei dati degli utenti da parte di attori malintenzionati.

Mehrnezhad e il suo team raccomandano l’implementazione di regolamentazioni più severe e una maggiore supervisione industriale. Proprio come proposto dalla creazione di entità per guidare gli sviluppatori femtech verso le migliori pratiche e decisioni etiche. Attualmente, non esistono tali organizzazioni.

Questa spinta verso una maggiore regolamentazione e responsabilità nella femtech è da tempo attesa. Storicamente, la salute delle donne è stata messa in secondo piano rispetto a quella degli uomini, portando a un persistente divario di genere nei dati, nella ricerca e nella legge. L’industria femtech, guidata da fondatrici donne dedite a migliorare l’accesso a informazioni sanitarie accurate, ha il potenziale per colmare questa lacuna.

Il Cammino da Seguire

Anche se responsabilità e regolamentazioni sono essenziali, Mehrnezhad sottolinea che l’obiettivo ultimo dovrebbe essere quello di fornire agli utenti prodotti femtech sicuri, privati e protetti. Sforzi collaborativi tra tutte le parti interessate sono cruciali per raggiungere questo obiettivo.

Fortunatamente, ci sono alcuni sviluppi positivi in corso. La creazione dello Spazio Europeo dei Dati sulla Salute, ad esempio, mira a dare potere agli individui per controllare i loro dati sanitari. Questa iniziativa, tra le altre, potrebbe aiutare ad affrontare le questioni sulla privacy e sulla sicurezza che attualmente affliggono l’industria femtech.

Nel frattempo, Mehrnezhad esorta gli utenti di app e dispositivi femtech a prendere in mano la situazione. Questo include la revisione attenta delle politiche sulla privacy, il rifiuto del tracciamento dei dati e delle autorizzazioni non necessarie e la disinstallazione delle app con cui non interagiscono regolarmente.

Domande e Risposte: Affrontare le Tue Preoccupazioni

Q: Ci sono dispositivi o app femtech in cui posso fidarmi con i miei dati sensibili?

A: Anche se ci sono preoccupazioni all’interno del settore, non tutte le aziende femtech hanno compromesso la privacy dei loro utenti. Alcune aziende danno priorità alla sicurezza dei dati e al consenso dell’utente. È cruciale fare una ricerca accurata e leggere le recensioni prima di affidare i propri dati a qualsiasi app o dispositivo.

Q: Quali sono i potenziali rischi se i miei dati intimi finiscono nelle mani sbagliate?

A: I rischi che i dati personali e intimi finiscano nelle mani sbagliate possono essere significativi. Criminali informatici, compagnie di assicurazioni, datori di lavoro e altri attori minacciosi potrebbero sfruttare queste informazioni per guadagno commerciale o addirittura scopi più loschi. Proteggere la propria privacy dovrebbe essere una priorità assoluta.

“““html

Q: Cosa posso fare per proteggere i miei dati mentre utilizzo app e dispositivi femtech?

A: Per proteggere i tuoi dati, è essenziale esaminare attentamente le politiche sulla privacy di qualsiasi app o dispositivo femtech che utilizzi. Opta per la disattivazione di qualsiasi tracciamento dati e autorizzazioni non necessarie. Considera di ispezionare regolarmente e disinstallare le app che non utilizzi più per ridurre al minimo la tua impronta digitale.

Pensieri Finali

Il mondo femtech offre un enorme promessa per avanzare nella salute delle donne e colmare il divario di dati di genere. Tuttavia, le preoccupazioni sollevate dal recente studio sottolineano l’urgente necessità di aumentare l’accountability e la regolamentazione all’interno del settore.

Gli utenti devono rimanere vigili e difendere la propria privacy e sicurezza dei dati. Chiedendo pratiche trasparenti e sostenendo aziende femtech etiche, possiamo favorire un ambiente in cui l’innovazione vada di pari passo con la fiducia e la protezione dell’utente.

Se vogliamo che la femtech raggiunga il suo pieno potenziale, dobbiamo assicurarci che le tecnologie progettate per migliorare la nostra vita non compromettano le nostre informazioni più intime e private.

Quali sono le tue opinioni sulle questioni di privacy e sicurezza nell’industria femtech? Condividi le tue opinioni e partecipa alla conversazione sui social media! 📣

Riferimenti:

  1. Flo risolve causa collettiva per la condivisione dei dati sulla salute degli utenti con Facebook
  1. Studio trova che l’84% delle app per il monitoraggio del ciclo mestruale condivida dati con terzi
  1. Femtech: Chiusura del Divario di Genere nei Dati sulla Salute
  1. Rimani Aggiornato: Quantità di dollari di venture capital destinati a fondatori sottorappresentati
  1. ESA invia il primo stampante 3D in metallo al mondo nello spazio

“`