L’azienda europea studierà i piani per ‘raccogliere’ energia solare dallo spazio

European company to study plans for collecting solar energy from space.

Thales Alenia Space affinerà i piani per “raccogliere” energia solare in orbita, ha annunciato la società europea lunedì.

Chiamato Solaris, il progetto mira a fornire energia alla Terra da centrali solari spaziali.

L’idea è emersa in seguito a un’impostazione dell’UE per raggiungere emissioni nette zero di gas serra entro il 2050. L’energia solare dallo spazio potrebbe fornire un’alternativa pulita. Sarebbe anche disponibile 24/7, garantendo continuità nell’approvvigionamento elettrico senza bisogno di sistemi di stoccaggio significativi.

L’Agenzia Spaziale Europea, che guida il progetto Solaris, ha affidato a Thales Alenia Space (TAS) uno studio di fattibilità per l’iniziativa.

Lo studio mira a creare nuovi concetti per il sistema, utilizzando tecnologie tra cui pannelli solari spaziali ad alta efficienza, trasmissione wireless di energia e assemblaggio robotizzato in orbita. Questi risultati guideranno le attività di ricerca e sviluppo successive.

TAS, una joint venture tra il gruppo Thales della Francia (67%) e il conglomerato italiano Leonardo, si unisce a una serie di aziende tecnologiche europee nel progetto.

Tra gli altri membri c’è Astrostrom della Svizzera, che ha proposto l’uso di un satellite di energia solare ispirato alle farfalle. Situato in un punto di Lagrange tra Terra e Luna a circa 61.350 km dalla superficie lunare, il satellite fornirebbe continuamente 23 MW di energia.

Lo studio di TAS determinerà la fattibilità di tutti i piani di Solaris. Entro il 2025, il team del progetto vuole decidere se commercializzare l’energia solare basata sullo spazio. Il loro obiettivo iniziale sarà creare un dimostratore in orbita su piccola scala.

Con il passare del tempo, sperano di fare dell’Europa un attore chiave nella corsa allo sviluppo di soluzioni energetiche pulite e sostenibili.