Epic Games vs. Google Un nuovo capitolo nella saga antitrust degli store di app

Epic Games contro Google la nuova battaglia nell'antitrust degli store di applicazioni

Il creatore di Fortnite, Epic Games, sta portando Google in tribunale a San Francisco, accusando violazioni antitrust legate allo Store di Google Play. Questo confronto legale si svolge mentre Google è contemporaneamente alle prese con un’altra causa antitrust dal Dipartimento di Giustizia a Washington D.C., che sta esaminando alcune delle sue operazioni aziendali fondamentali.

Epic Games è stata in una crociata legale per smantellare i modelli di app store di colossi come Apple e Google. Nonostante un contraccolpo in una causa simile contro Apple nel 2021 e un successivo appello fallito, Epic sta ora chiedendo alla Corte Suprema di considerare il suo caso, secondo quanto riportato da The Financial Times. Le circostanze particolari che circondano la causa di Google, tuttavia, introducono un elemento di incertezza riguardo al verdetto potenziale.

Il nucleo dell’argomento di Epic contro Google

Epic accusa Google di violare le leggi antitrust degli Stati Uniti ostacolando gli app store concorrenti sulla sua piattaforma Android. Questo ostacolo, secondo Epic, costringe di fatto gli sviluppatori di app a utilizzare il sistema di pagamento interno di Google, portando a tariffe inflazionate. Il tempismo è fondamentale per Google, che ha appena risolto cause simili con Match e diversi procuratori generali di stato degli Stati Uniti.

La difesa di Google e la flessibilità di Android

In difesa sua, Google fa riferimento alla relativa apertura delle politiche del suo app store rispetto a quelle di Apple. Google consente altri app store sui telefoni Android e permette il download diretto di app dal web. Consente inoltre agli sviluppatori di scegliere diversi processori di pagamento per le transazioni in-app, una politica nota come “fatturazione a scelta dell’utente”, che è in vigore in 35 paesi.

Il panorama legale e le possibili conseguenze

Man mano che il processo si svolge, con una giuria piuttosto che un giudice che emette il verdetto, l’esito rimane imprevedibile. Il giudice presidente ha anche permesso a Epic di informare la giuria del fallimento di Google nel preservare alcune comunicazioni dei dipendenti.

Si prevede che il processo duri fino a metà dicembre e includa testimonianze del CEO di Google, Sundar Pichai, e del CEO di Epic, Tim Sweeney. Gli analisti suggeriscono che Google possa avere il vantaggio grazie al suo ecosistema più aperto e alle precedenti risoluzioni. Tuttavia, la natura imprevedibile dei processi con giuria e la disponibilità del giudice per rimedi antitrust significativi lasciano aperta la porta a una serie di potenziali conseguenze per Google, comprese sanzioni rigorose.