Epic Games chiede alla Corte Suprema di rivalutare la decisione sull’antitrust di Apple

Epic Games chiede la rivalutazione dell'antitrust di Apple alla Corte Suprema.

Epic Games ha chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di riesaminare una sentenza del 2021 che ha assolto Apple dall’accusa di violazione delle leggi antitrust, secondo quanto riportato da Bloomberg. Il produttore di Fortnite aveva in precedenza sostenuto che Apple violava la legge sulla concorrenza sleale della California, affermando che l’App Store proibisce agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso altri sistemi di pagamento di terze parti. La Corte d’appello del nono circuito degli Stati Uniti ha confermato la decisione del tribunale del 2021 lo scorso aprile, affermando che le pratiche di Apple avevano “un effetto anticoncorrenziale significativo che danneggia i consumatori”, ma non raggiungevano il livello richiesto per un caso antitrust.

Se Epic vince la sua appello, Apple potrebbe perdere una fonte di entrate considerevole. L’azienda prende una percentuale su tutti gli acquisti effettuati tramite il suo App Store, che può arrivare fino al 30%. Epic Games è stata la voce più forte a protestare contro questo taglio, anche se altre aziende come Spotify e Tile fanno parte della Coalizione per l’Equità delle App, che sta esercitando pressioni su Apple per cambiare le sue politiche. Al di fuori degli Stati Uniti, Epic e i suoi simili hanno avuto più successo nel cambiare lo status quo: le autorità sia in Corea del Sud che nei Paesi Bassi hanno stabilito che Apple deve consentire pagamenti di terze parti, anche se Apple sta comunque prendendo una considerevole commissione come “tariffa di transazione”. Inoltre, si vocifera che Apple stia preparando il supporto per store di app di terze parti in risposta al Digital Markets Act dell’Unione Europea.

Bloomberg afferma che la Corte Suprema potrebbe decidere se accogliere il caso entro la fine dell’anno. Nel frattempo, Fortnite non è ancora disponibile sull’App Store. È assente dallo scorso agosto 2020, quando Apple ha bandito il gioco dopo che Epic ha aggiunto metodi di pagamento alternativi per aggirare il taglio dell’App Store.

Epic è anche coinvolta in una battaglia legale con Google per pratiche simili. Sia Epic che Match Group, che gestisce app di incontri come Hinge e Tinder, affermano che Google abusa del suo controllo sulla distribuzione delle app Android tramite il Play Store stabilendo tariffe e requisiti ingiusti per gli acquisti in-app. Quel processo dovrebbe iniziare nelle prossime settimane.