Einstein, Newton potrebbero essersi sbagliati sulla gravità

Einstein, Newton potrebbero aver sbagliato sulla gravità

Uno studio rivoluzionario, basato su osservazioni dal telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea, con un miliardo di pixel, ha rivelato una “anomalia gravitazionale” che mette in discussione la nostra comprensione fondamentale dell’universo. L’anomalia si verifica quando stelle che orbitano liberamente, note come binarie larghe, sembrano muoversi in modi che sfidano i modelli standard della gravità stabiliti da Albert Einstein e Isaac Newton.

L’astronomo Kyu-Hyun Chae dell’Università di Sejong in Corea del Sud ha fatto questa scoperta mentre studiava sistemi di stelle binarie, che si riferiscono a due stelle che si orbitano reciprocamente. Alle accelerazioni inferiori a 0,1 nanometri al secondo quadrato, l’orbita delle due stelle si discostava dalla legge di gravità universale di Newton e dalla relatività generale di Einstein.

La scoperta mette in dubbio l’esistenza della “materia oscura”, che veniva spesso utilizzata per spiegare tali anomalie. “Testare la gravità con le binarie larghe è interessante perché la materia oscura non può giocare alcun ruolo nella loro dinamica interna”, ha detto Chae.

Il professor Chae ha ipotizzato che un modello noto come “Dinamica Newtoniana Modificata” (MOND) potrebbe spiegare perché questi quadri teorici precedenti non erano in grado di spiegare i movimenti delle stelle. MOND è stato concepito per la prima volta dal fisico israeliano Mordehai Milgrom, che ha proposto una modifica alle leggi della gravità alle basse accelerazioni per spiegare le irregolarità osservate nella rotazione galattica senza la necessità di materia oscura.

“La scoperta di Chae è il risultato di un’analisi molto approfondita di dati di ultima generazione, che, per quanto posso giudicare, ha svolto in modo molto meticoloso e attento”, ha detto Milgrom, dell’Istituto Weizmann in Israele. “Ma per una scoperta così di vasta portata – ed è davvero molto di vasta portata – abbiamo bisogno di una conferma mediante analisi indipendenti, preferibilmente con dati futuri migliori.

“Se questa anomalia viene confermata come una rottura della dinamica newtoniana, e soprattutto se concorda con le previsioni più semplici di MOND, avrà enormi implicazioni per l’astrofisica, la cosmologia e per la fisica fondamentale in generale”, ha aggiunto.

Il professor Chae ha commentato le implicazioni, affermando che eventuali errori sistemici sono stati rigorosamente esaminati e i risultati sembrano essere genuini. Prevede che i risultati saranno sottoposti a ulteriori esami e affinamenti man mano che saranno disponibili più dati.

Tuttavia, queste scoperte potrebbero avere un effetto profondo sulla nostra concezione dell’universo. “Poiché la cosmologia standard si basa sulla relatività generale, la cosmologia ha ora bisogno di una revisione importante”, ha detto Chae. “Penso che stiamo entrando in un periodo estremamente eccitante.”