Svelare le operazioni sotterranee della rete di cybercriminali

Esporre le attività nascoste della rete di criminalità informatica

Una rete sotterranea di cybercrime, SWAT USA Drop Service, situata in Russia, attualmente conta oltre 1200 dipendenti americani, molti dei quali involontariamente coinvolti nel ridirezionamento di prodotti di lusso acquistati con carte di credito rubate.

Questo drop service è una sostanziale rete di cybercrime nota per il riciclaggio di beni ottenuti illegalmente. Recentemente è stato compromesso, mettendo a nudo dettagli estesi sul suo funzionamento interno, finanziario e gerarchia organizzativa. Questa massiccia operazione sotterranea è stata sotto inchiesta per molto tempo, eppure la recente violazione ha fornito alle autorità di polizia una miniera d’oro di informazioni per smantellare potenzialmente la rete. I partecipanti ignari, spesso reclutati tramite annunci di lavoro discreti, sono ora a rischio di ripercussioni legali potenziali, sollevando preoccupazioni sulle implicazioni etiche dell’impiego di individui senza la loro conoscenza della natura illecita del loro lavoro.

Emergere dei servizi di ridirezionamento e reshipping con lo sfruttamento di individui innocenti

Quando i venditori online hanno iniziato a negare le consegne a luoghi noti per frodi con carte di credito, sono emerse truffe di reshipping, che impiegano individui negli Stati Uniti e in Europa per accettare e inoltrare articoli rubati in aree restritt

I truffatori di servizi come il falso SWAT vengono chiamati “Drops for stuff” all’interno dei circoli di cybercrime. Questi servizi illeciti reclutano individui, spesso all’insaputa loro, per agire come “drops” che ricevono la merce rubata e successivamente la inviano a truffatori in luoghi restritt

Le persone che agiscono come “drops” di solito trovano lavori di reshipping di pacchetti a domicilio su siti web come Craigslist e altre piattaforme di ricerca di impieghi. Le truffe promettono salari mensili e bonus, ma il contatto di solito si interrompe prima del primo stipendio. Queste persone ignare diventano poi partner inconsapevoli in attività criminali che coinvolgono la movimentazione di beni rubati. Gli ignari “drops” possono affrontare conseguenze legali e rimangono senza il salario promesso, mettendoli in una situazione finanziaria difficile.

Una parte sostanziale dei guadagni del falso SWAT proviene dall’acquisizione fino al 50% dei profitti da parte dei “stuffers”, criminali che utilizzano carte di credito rubate per acquistare articoli di alto valore e inviarli al luogo di un “drop”. Questi “stuffers” possono ottenere merci senza essere direttamente collegati al crimine, rendendo così difficile alle autorità risalire ai beni rubati. Inoltre, la loro collaborazione con il team SWAT permette di avere una rete estesa, che comporta una notevole quantità di guadagni essenziali per le operazioni criminali di entrambe le parti.

Come il SWAT si adatta ed evolve per restare in attività

Una volta ricevuto il “drop” e inoltrato il pacchetto, lo “stuffer” può vendere la merce sul mercato nero locale. Il falso SWAT opera da quasi dieci anni con vari nomi e configurazioni di leadership. Nel corso degli anni, l’organizzazione è riuscita ad adattarsi ed evolversi in risposta ai blitz delle forze dell’ordine, rendendo sempre più difficile smantellare la rete.

Con l’avanzare della tecnologia, sia il falso SWAT che altre operazioni simili hanno utilizzato nuovi metodi per rendere più efficienti le loro operazioni e sfuggire ai controlli, rappresentando una sfida significativa per le autorità.

Credit immagine in primo piano: Mikhail Nilov; Pexels; Grazie!