Cina e Occidente divisi sulle normative sull’IA prima del vertice

Cina e Occidente in disaccordo sulle normative sull'Intelligenza Artificiale prima del vertice

Le tensioni si stanno acuendo tra la Cina e l’Occidente riguardo alle regolamentazioni sull’intelligenza artificiale in vista del summit globale sulla sicurezza dell’IA ospitato dal primo ministro britannico Rishi Sunak questa settimana. Diversi eminenti esperti di AI cinesi si sono uniti a colleghi occidentali firmando una dichiarazione audace che mette in guardia dal “rischio esistenziale” rappresentato dall’IA avanzata e chiede una rigorosa supervisione internazionale.

Secondo un rapporto del Financial Times del 1 novembre, la dichiarazione, firmata da personalità di spicco come Andrew Yao della Cina e Yoshua Bengio del Canada, sollecita la creazione di un organismo di regolamentazione per imporre la registrazione e l’audit dei sistemi AI avanzati. Si propone anche la definizione di procedure di “spegnimento” e richiede ai sviluppatori di destinare il 30% dei loro budget alla sicurezza. Queste proposte vanno oltre le regolamentazioni attualmente proposte dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dal Regno Unito.

La Cina è disposta a sostenere una rigorosa regolamentazione sull’IA, nonostante si concentri sull’uso dell’IA per la censura

La volontà della Cina di sostenere regolamentazioni aggressive sull’IA contrasta con il suo focus interno sull’utilizzo dell’IA per la censura e il controllo sociale. Ciò indica che Pechino potrebbe adottare una posizione forte sulla sicurezza dell’IA al summit, competendo con le priorità di Washington di vietare la discriminazione basata sull’IA e proteggere la privacy. La rivalità si colloca in un contesto più ampio di tensioni per la leadership tecnologica globale.

Tuttavia, la bozza di comunicato del summit britannico, visionata dal Financial Times, non propone regolamentazioni specifiche. Si limita a mettere in guardia sul potenziale catastrofico dell’IA. Sunak vuole che il documento non vincolante sia firmato dagli Stati Uniti, dall’India, dalla Corea del Sud, dal Giappone e da altri paesi al summit. Tra i partecipanti figurano leader tecnologici come Sam Altman di OpenAI e Elon Musk di Twitter.

Nel tentativo di consolidare l’eredità del summit, il Regno Unito annuncerà probabilmente la Corea del Sud come paese ospitante del prossimo summit sulla sicurezza dell’IA nel 2024. Gli analisti considerano la Corea del Sud una scelta neutra nell’ambito delle tensioni regolamentari sull’IA tra la Cina e l’Occidente.

Le visioni contrastanti sulla supervisione dell’IA a Bletchley Park mettono in evidenza la difficile sfida di raggiungere un consenso globale sulla gestione dei rischi dell’IA. Con l’intelligenza artificiale avanzata all’orizzonte, la divergenza tra Est e Ovest sulle regolamentazioni per la sicurezza dell’IA continua ad aumentare.

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