Chainalysis contesta le stime sul finanziamento del terrorismo cripto

Chainalysis smentisce le previsioni sul finanziamento del terrorismo tramite criptovalute

Dopo un recente attacco di Hamas a Israele, diversi mezzi di comunicazione hanno speculato sul ruolo delle criptovalute nel finanziamento delle attività terroristiche. Tuttavia, secondo la società di analisi blockchain Chainalysis, la realtà potrebbe essere più sfumata.

In un post sul blog pubblicato il 19 maggio, Chainalysis sostiene che sebbene alcuni terroristi utilizzino le criptovalute, i fondi raccolti sono spesso esagerati. Il post fa riferimento in particolare a recenti stime secondo cui oltre 80 milioni di dollari di criptovalute sono stati convogliati a Hamas. Chainalysis sostiene che, nella realtà, solo circa 450.000 dollari di fondi cripto probabilmente sono stati originati da portafogli affiliati al terrorismo.

Chainalysis spiega che spesso le stime esagerate sono causate da analisi difettose

Alcuni rapporti includono totale che rappresentano già somme conosciute di tutti i fondi cripto inviati a determinati fornitori di servizi, anche se quei fondi non erano collegati al terrorismo. Quindi, sebbene un fornitore di servizi possa aver processato complessivamente 80 milioni di dollari di criptovalute, è molto probabile che non abbia finanziato il terrorismo.

La società di analisi blockchain riconosce il ruolo dei fornitori di servizi nel facilitare il finanziamento del terrorismo. Anche se il volume grezzo può essere limitato, i fornitori di servizi facilitano lo spostamento di fondi collegati al terrorismo. Pertanto, Chainalysis sostiene che le sanzioni e le operazioni di forze dell’ordine che mirano a questi facilitatori sono giustificate.

Anche se le sfumature sono complesse, Chainalysis afferma inequivocabilmente che le criptovalute rappresentano solo una “piccolissima porzione” dei fondi raccolti dalle organizzazioni terroristiche. I metodi tradizionali come i bonifici bancari e il denaro contante rimangono più comuni. Tuttavia, la società conclude che, dato che le criptovalute continuano a crescere, le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine devono rimanere vigili contro il loro potenziale abuso da parte dei gruppi terroristici.

Immagine in primo piano: dal sito web di Chainalysis. Grazie!