Il gigante dei chip Arm presenta domanda di quotazione pubblica che potrebbe rilanciare il mercato IPO piatto

Arm, the chip giant, applies for an IPO that could revive the flat market.

Il designer di chip Arm ha presentato una richiesta di offerta pubblica iniziale, che si prevede sarà la più grande IPO dell’anno.

L’azienda con sede nel Regno Unito ha annunciato lunedì di aver presentato la domanda per vendere azioni alla borsa valori Nasdaq negli Stati Uniti, una mossa che rappresenta un grande colpo per il suo paese di origine. Si stima che Arm miri a una valutazione compresa tra 60 miliardi di dollari (55 miliardi di euro) e 70 miliardi di dollari (64 miliardi di euro).

Il target elevato deriva dall’ubicuità ed efficienza delle architetture di semiconduttori di Arm, in particolare nei dispositivi mobili. Arm stima che oltre il 99% degli smartphone nel mondo utilizzi chip basati su Arm.

Negli ultimi anni, tuttavia, questo mercato si è contratto, portando Arm a espandersi ulteriormente in diversi settori, come l’IA, l’automotive e il cloud computing.

Nella presentazione dell’IPO, Arm si è mostrata ottimista sulle prospettive di crescita:

“Stimiamo che circa il 70% della popolazione mondiale utilizzi prodotti basati su Arm, e la portata di Arm continua a espandersi, con oltre 30 miliardi di chip basati su Arm segnalati come spediti nell’anno fiscale terminato il 31 marzo 2023, rappresentando un aumento di circa il 70% rispetto all’anno fiscale terminato il 31 marzo 2016.”

La quotazione arriva un anno dopo il fallimento di un’acquisizione da 40 miliardi di dollari (36,7 miliardi di euro) di Arm da parte di Nvidia.

Nel 2020, Nvidia aveva accettato di acquistare Arm da SoftBank, il conglomerato giapponese che possedeva l’azienda britannica dal 2016. L’acquisizione avrebbe rappresentato la transazione più costosa tra aziende di chip, ma è stata interrotta a causa dell’attenzione da parte dei regolatori. SoftBank ha scelto di perseguire invece l’IPO.

La presentazione arriva in un mercato delle IPO in gran parte inattivo. Le valutazioni tecnologiche sono crollate durante la recessione economica, con l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse che spaventano potenziali investitori. Se avrà successo, la quotazione di Arm potrebbe dare al mercato un prezioso impulso. Sarebbe anche un grande sostegno per SoftBank, che lo scorso anno ha registrato una perdita di 32 miliardi di dollari presso il suo braccio d’investimento Vision Fund.