I tuoi dispositivi potrebbero effettivamente stare ascoltando la compagnia pubblicitaria afferma di utilizzare uno strumento di ‘ascolto attivo’.

I tuoi dispositivi potrebbero effettivamente essere ascoltati, secondo quanto riferisce l'azienda di pubblicità che dichiara di utilizzare un sistema di 'ascolto attivo'.

Con le schede negozio di Instagram, gli spot pubblicitari di X e i video negozio di TikTok che diventano ancora più preveggenti del solito, i consumatori continuano a lanciare segnali di avvertimento che i nostri dispositivi stanno vendendo i nostri dati ai grandi inserzionisti del mondo. Potrebbero (o potrebbero non) avere ragione.

Secondo un’indagine di 404 Media, un team di marketing della gigante dei media Cox Media Group (CMG) ha iniziato a proporre una nuova strategia pubblicitaria basata su uno strumento chiamato “Ascolto Attivo” potenziato dall’AI, che avrebbe la capacità di ascoltare conversazioni ambientali attraverso smartphone, smart TV e altri dispositivi abilitati al microfono.

“Cosa significherebbe per la tua attività commerciale se potessi mirare a potenziali clienti che stanno discutendo attivamente della necessità dei tuoi servizi nelle loro conversazioni quotidiane? No, non è un episodio di Black Mirror, è il Voice Data e CMG ha la capacità di utilizzarlo a tuo vantaggio commerciale”, si legge nel sito web di CMG. CMG ha collaborato in precedenza con grandi nomi della tecnologia e della vendita al dettaglio, come Amazon, Microsoft e Google.

In un blog archiviato di novembre, l’agenzia dichiara che lo strumento segnala come gli algoritmi di apprendimento automatico stanno aprendo una nuova era del marketing e sottolinea che l’Ascolto Attivo, pur essendo “adatto al futuro”, è “disponibile oggi”. Prima di rimuovere la pagina, i rappresentanti dell’azienda hanno anche pubblicato informazioni sull’Ascolto Attivo sui social media, inclusi LinkedIn, secondo quanto riportato da 404 Media.

CMG sostiene che i suoi clienti possono utilizzare questi dati di ascolto per mirare a fasce molto specifiche di consumatori e persino configurare aree geografiche per mirare a regioni specifiche di consumatori.

Tuttavia, la tecnologia alla base della pretesa di CMG di poter ascoltare e adattare le sue inserzioni alle conversazioni dei consumatori non è ancora stata verificata – forse segnalando che il clamore intorno alla possibilità di ascolto dei dispositivi è già di per sé una trovata pubblicitaria.

I consumatori da tempo sono preoccupati che i loro dispositivi possano ascoltare e registrare le loro conversazioni, soprattutto con la diffusione dei dispositivi smart domestici come Alexa di Amazon e Google Home. E sebbene ci siano stati casi in cui le conversazioni archiviate sono state catturate dai microfoni dei dispositivi smart, non c’è mai stata conferma che l’audio dei dispositivi venga inviato ad inserzionisti e aziende di vendita al dettaglio. Per ora, i consumatori devono proteggere la loro privacy, gestendo le impostazioni di ascolto e raccolta dati a loro discrezione.

La FCC non ha ancora commentato tali affermazioni, che potrebbero avere ampie ripercussioni legali e sulla privacy.