Il filmato di un robot di consegna di cibo ha portato a una condanna penale a Los Angeles

A food delivery robot video led to a criminal conviction in Los Angeles.

Un robot per la consegna di cibo a Los Angeles ha catturato delle immagini che sono state utilizzate per arrestare e condannare due persone dopo un tentativo fallito di rubarlo dalla strada all’inizio di quest’anno, secondo quanto riportato da 404 Media. Serve Robotics, che collabora con Uber Eats per le consegne dell’ultimo miglio nella zona, ha condiviso i video dell’incidente con il Dipartimento di Polizia di Los Angeles sia in modo proattivo che successivamente a una citazione in giudizio. Serve si era precedentemente incontrata con la LAPD per “aprire una linea di comunicazione” tra le due parti in vista di eventuali problemi potenziali, come mostrano anche le email ottenute da 404.

Questo accade in un momento in cui la diffidenza del pubblico nei confronti della tecnologia è già alta, con preoccupazioni su quanto effettivamente i robot registrino e su dove finisca poi quel materiale. Il CEO di Serve Robotics, Ali Kashani, si è vantato delle condanne conseguenti sui social media, tweettando: “Un genio ha provato a rubare uno dei nostri robot… Non è andata bene (per lui)”. In un post successivo sul blog, Kashani prende una posizione più morbida, cercando di spiegare come l’azienda bilanci il coinvolgimento delle forze dell’ordine con la propria responsabilità verso il pubblico e la fiducia che si vuole instaurare.

Secondo Kashani, i principi dell’azienda includono “non utilizzare i robot per sorveglianza o altri scopi che violino il senso di privacy del pubblico” e non mettere una pressione eccessiva sulle risorse pubbliche chiamando la polizia “per ogni piccolo atto di vandalismo ai danni dei robot”. In questo caso, in cui la polizia è stata immediatamente avvisata e sono state effettuate delle arresti, il robot è riuscito a scappare da solo ed è rimasto, come lo descrive Kashani, “illeso”. L’azienda ha consegnato tutte le riprese rilevanti prima di cancellarle.

Non è chiaro per quanto tempo Serve conservi le registrazioni dei suoi robot in circostanze normali e la sua vaghezza riguardo all’uso potenziale dei video non ispira molta fiducia. In una dichiarazione a 404 Media, il responsabile delle comunicazioni di Serve, Aduke Thelwell, ha dichiarato che è politica dell’azienda “cancellare regolarmente le registrazioni delle telecamere a meno che non sia richiesto diversamente e rispettare le richieste di citazione in giudizio”.