Report afferma che il 73 percento del traffico internet è costituito da bot maligni | ENBLE

Un report afferma che il 73% del traffico internet è generato da bot maligni | ENBLE

In una preoccupante rivelazione della piattaforma di controllo delle frodi Arkose Labs, circa il 73% del traffico Internet verso siti web e app analizzato tra gennaio e settembre 2023 è stato attribuito a bot che si dedicano a attività dannose. Questa rivelazione suscita discussioni sulla notevole perdita di risorse preziose causata da tali azioni nefaste.

Il terzo trimestre del 2023 ha visto la dominanza di cinque categorie principali di attività di bot nocivi, tra cui il furto di account, lo scraping, la creazione di account falsi, la gestione degli account e l’abuso di prodotti. Questo è simile al secondo trimestre, con la nota eccezione dell’abuso di prodotti che sostituisce i test delle carte.

Tra le categorie, il furto di pedaggi SMS ha registrato il più alto aumento trimestrale, aumentando di uno sconcertante 2.141% nel terzo trimestre rispetto al precedente2. Altrettanto significativo è stato un aumento del 160% degli attacchi ai centri di assistenza clienti nello stesso periodo. Lo scraping, che ha registrato il maggior aumento dal primo al secondo trimestre del 2023 al 432%, mette in luce la natura dinamica di queste attività dannose.

Arkose Labs ha segnalato un aumento del 291% degli attacchi di bot intelligenti dal primo al secondo trimestre. Questo aumento è legato all’utilizzo di tecniche sofisticate, tra cui l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale, che consentono a questi bot di imitare il comportamento umano con una maggiore adattabilità. Nei casi in cui l’IA e la tecnologia falliscono, i criminali informatici ricorrono a fattorie di frodi operative da parte di esseri umani per eseguire i loro attacchi. Le operazioni fraudolente sono prevalentemente identificate in Brasile, India, Russia, Vietnam e Filippine.

La tendenza in aumento degli attacchi di bot nocivi suggerisce che i criminali informatici trovano questo modo di operare altamente redditizio. L’integrazione di un’IA efficiente si prevede che aggravi la situazione, sollevando preoccupazioni sull’efficacia dei meccanismi di difesa attuali. Qualche mese fa, abbiamo segnalato che Bing Chat di Microsoft stava raccomandando annunci pubblicitari contenenti malware che inviavano gli utenti a siti web dannosi anziché filtrarli.

Sebbene la diffusione di bot dannosi sia motivo di preoccupazione, è fondamentale riconoscere l’esistenza di bot benefici che contribuiscono in modo positivo all’ecosistema online. Molti svolgono funzioni utili come l’indicizzazione di siti web per i motori di ricerca, la gestione di compiti di assistenza clienti di base e la gestione delle esperienze sui social media.